La protesta degli indigeni contro l'inquinamento delle selve peruviane
Si battono per la salvaguardia delle aree boschive e per la tutela delle comunità
native, la cui sussistenza è minacciata dallo sviluppo delle attività petrolifere.
In Perù un gruppo di indigeni dell’etnia Achuar ha occupato un impianto estrattivo
nella zona di Andoas, nella selva di Loreto, denunciando il degrado ambientale causato
nell’area dalle operazioni di estrazione di idrocarburi. I manifestanti – riferisce
l’agenzia MISNA - tutti impiegati presso l’azienda argentina “Pluspetrol” messa sotto
accusa, chiedono maggiore attenzione agli effetti inquinanti delle attività estrattive
e lottano per la difesa dei popoli Achuar, Quechua e Urarinas che da sempre abitano
la regione. In loro favore chiedono un programma di sviluppo mirato, aumenti salariali
e accesso all'acqua potabile. E se l’impresa argentina definisce “ingiustificabile”
l’azione degli indigeni, il Comitato dell’ONU contro la discriminazione razziale conferma
il rischio inquinamento per le selve peruviane. In una comunicazione allo Stato peruviano,
il Comitato sottolinea di essere a conoscenza di “informazioni inquietanti sulle conseguenze
dell’estrazione di idrocarburi nella valle del fiume Corrientes”. Ciononostante -
afferma il documento - “il governo peruviano ha dato nuove concessioni ad aziende
petrolifere senza consultare le comunità interessate”. Il Comitato attende una risposta
dal governo entro il prossimo 30 giugno. (C.D.L.)