La Cina avverte la comunità internazionale: "Nessun appoggio al Dalai Lama"
Continuano le proteste in tutto il mondo per le violenze dei giorni scorsi in Tibet.
Intanto, si registra il monito di Pechino, rivolto a tutta comunità internazionale,
a non dare alcun appoggio al Dalai Lama. È continua la guerra di cifre con il governo
tibetano in esilio sulle vittime degli scontri, nella provincia cinese del Sichuan.
Il nostro servizio:
Ogni
appoggio dato al Dalai Lama viola ''tutti i principi delle relazioni internazionali''.
Non si è fatta attendere la risposta ufficiale delle autorità cinesi alla speaker
del Congresso americano, Nancy Pelosi, che ieri aveva proposto un'inchiesta internazionale
sulle violenze verificatesi nei giorni scorsi a Lhasa, in Tibet. Nella nota, viene
accusato nuovamente il Dalai Lama di aver provocato le proteste e di voler frantumare
il Paese. Prosegue poi la guerra di cifre tra la Cina e il governo tibetano
in esilio sulle vittime degli scontri nella provincia del Sichuan. Pechino
ora parla di 22 morti, bilancio peggiore dei 13 dichiarati fino a ieri, ma per gli
esponenti del popolo tibetano rifugiati in India le persone uccise sono 99. Intanto,
in tutto il mondo si continuano a registrare manifestazioni davanti alle ambasciate
cinesi. Ieri, un gruppo di esuli tibetani è riuscito a fare irruzione nel
complesso della sede diplomatica di New Delhi. Mentre in serata, a Parigi, circa 500
persone hanno manifestato davanti all’'ambasciata cinese per chiedere il boicottaggio
delle Olimpiadi. Tutti riflettori sono ora puntati su Olimpia in Grecia, da dove lunedì
partirà la torcia olimpica alla volta di Pechino. Le autorità di Atene sono in allerta
contro ogni manifestazione di disturbo e si sono dette pronte a proteggere il fuoco
olimpico con tutti mezzi a disposizione.
Taiwan Ma
Ying-jeou, leader del partito nazionalista filocinese all'opposizione, è il nuovo
presidente di Taiwan. Secondo i risultati definitivi, si è aggiudicato il 58% dei
voti, contro il 42% andato al suo rivale Frank Hsieh, del Partito progressista democratico
al potere. È fallito, invece, il contemporaneo referendum per l'ingresso del Paese
nelle Nazioni Unite. Non si è raggiunto il quorum del 50% necessario per validare
la consultazione. Taiwan è di fatto indipendente dal 1949, ma la Cina la ritiene ancora
parte del proprio territorio. La formazione di Hsie è favorevole all'indipendenza,
mentre i nazionalisti del neopresidente, Ma Ying-jeou, sono per l'unificazione ma
solo dopo che a Pechino sarà stato instaurato un sistema democratico.
Sri
Lanka In Sri Lanka, sono almeno dieci i marinai scomparsi dopo l’esplosione
di una nave della Marina militare al largo della costa orientale dell’isola. Episodio
che rientra nei combattimenti in corso fra Tigri Tamil ed esercito regolare. La nave
avrebbe urtato una mina, mentre i separatisti sostengono che si sarebbe trattato di
un attacco suicida.
Libano Almeno di un morto e quattro feriti è
il bilancio degli scontri in Libano, nel campo profughi di Ain Helouè, alla periferia
di Sidone. A fronteggiarsi, nella notte, per alcune ore, sono stati alcuni miliziani
di Al Fatah e gli islamici di Jound al Cham, in seguito dell’arresto di un militante
considerato responsabile di vari attentati.
Russia - omicidio giornalisti In
Russia, esponenti della stampa tornano nel mirino di violenze e intimidazioni. Ieri
notte, un giornalista daghestano, Ilia Shurpaiev, corrispondente del primo canale
russo e autore di vari reportage sul Caucaso, è stato ucciso a Mosca nella
sua abitazione, poi data alle fiamme. A distanza di poche ore, un altro giornalista
è stato poi ucciso a Makhatchkala, capitale del Daghestan, piccola repubblica caucasica
della Federazione Russa. Si tratta di Gadji Abachilov, anche lui specialista di affari
caucasici. Al momento, secondo le autorità niente collega i due omicidi, ma il filo
rosso delle inchieste sulla martoriata regione caucasica getta molte ombre sull’annosa
questione della liberta di stampa nella Russia post-sovietica.
Francia –
nucleare La Francia ridurrà di un terzo le sue testate nucleari aviotrasportate.
Lo ha annunciato ieri il presidente, Nicolas Sarkozy, in occasione del varo, in Bretagna,
di un sottomarino nucleare di ultima generazione. Il capo di Stato francese ha espresso
la volontà di aprire un dialogo in seno alla comunità internazionale per un trattato
che metta al bando la produzione di materiale fissile per armi atomiche e i missili
terra-terra di media e lunga gittata. Sarkozy non intende, però, abbassare la guardia
sulle minacce che incombono sull’Europa, che ha definito “sempre a rischio”, motivo
per cui la Francia non rinuncerà del tutto al suo deterrente nucleare.
USA
- incursione nei fascicoli dei candidati Negli Stati Uniti, si chiede di far
chiarezza sulle violazioni dei fascicoli personali dei tre candidati alla Casa Bianca,
effettuate da personale del Dipartimento di Stato non autorizzato a controllare i
dati privati dei tre senatori Hillary Clinton, Barack Obama e John McCain. Le intrusioni
elettroniche sono avvenute nei dossier personali dei tre candidati contenenti i riferimenti
per ottenere il passaporto. Intanto, il segretario di Stato americano, Condoleezza
Rice, si è scusato personalmente con i tre senatori, annunciando un’inchiesta per
“andare a fondo” sulle circostanze della vicenda.(Panoramica internazionale
a cura di Marco Guerra) Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LII no. 82 E'
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