2008-03-22 15:34:42

La Cina avverte la comunità internazionale: "Nessun appoggio al Dalai Lama"


Continuano le proteste in tutto il mondo per le violenze dei giorni scorsi in Tibet. Intanto, si registra il monito di Pechino, rivolto a tutta comunità internazionale, a non dare alcun appoggio al Dalai Lama. È continua la guerra di cifre con il governo tibetano in esilio sulle vittime degli scontri, nella provincia cinese del Sichuan. Il nostro servizio:RealAudioMP3


Ogni appoggio dato al Dalai Lama viola ''tutti i principi delle relazioni internazionali''. Non si è fatta attendere la risposta ufficiale delle autorità cinesi alla speaker del Congresso americano, Nancy Pelosi, che ieri aveva proposto un'inchiesta internazionale sulle violenze verificatesi nei giorni scorsi a Lhasa, in Tibet. Nella nota, viene accusato nuovamente il Dalai Lama di aver provocato le proteste e di voler frantumare il Paese. Prosegue poi la guerra di cifre tra la Cina e il governo tibetano in esilio sulle vittime degli scontri nella provincia del Sichuan. Pechino ora parla di 22 morti, bilancio peggiore dei 13 dichiarati fino a ieri, ma per gli esponenti del popolo tibetano rifugiati in India le persone uccise sono 99. Intanto, in tutto il mondo si continuano a registrare manifestazioni davanti alle ambasciate cinesi. Ieri, un gruppo di esuli tibetani è riuscito a fare irruzione nel complesso della sede diplomatica di New Delhi. Mentre in serata, a Parigi, circa 500 persone hanno manifestato davanti all’'ambasciata cinese per chiedere il boicottaggio delle Olimpiadi. Tutti riflettori sono ora puntati su Olimpia in Grecia, da dove lunedì partirà la torcia olimpica alla volta di Pechino. Le autorità di Atene sono in allerta contro ogni manifestazione di disturbo e si sono dette pronte a proteggere il fuoco olimpico con tutti mezzi a disposizione.

 
Taiwan
Ma Ying-jeou, leader del partito nazionalista filocinese all'opposizione, è il nuovo presidente di Taiwan. Secondo i risultati definitivi, si è aggiudicato il 58% dei voti, contro il 42% andato al suo rivale Frank Hsieh, del Partito progressista democratico al potere. È fallito, invece, il contemporaneo referendum per l'ingresso del Paese nelle Nazioni Unite. Non si è raggiunto il quorum del 50% necessario per validare la consultazione. Taiwan è di fatto indipendente dal 1949, ma la Cina la ritiene ancora parte del proprio territorio. La formazione di Hsie è favorevole all'indipendenza, mentre i nazionalisti del neopresidente, Ma Ying-jeou, sono per l'unificazione ma solo dopo che a Pechino sarà stato instaurato un sistema democratico.

Sri Lanka
In Sri Lanka, sono almeno dieci i marinai scomparsi dopo l’esplosione di una nave della Marina militare al largo della costa orientale dell’isola. Episodio che rientra nei combattimenti in corso fra Tigri Tamil ed esercito regolare. La nave avrebbe urtato una mina, mentre i separatisti sostengono che si sarebbe trattato di un attacco suicida.

Libano
Almeno di un morto e quattro feriti è il bilancio degli scontri in Libano, nel campo profughi di Ain Helouè, alla periferia di Sidone. A fronteggiarsi, nella notte, per alcune ore, sono stati alcuni miliziani di Al Fatah e gli islamici di Jound al Cham, in seguito dell’arresto di un militante considerato responsabile di vari attentati.

Russia - omicidio giornalisti
In Russia, esponenti della stampa tornano nel mirino di violenze e intimidazioni. Ieri notte, un giornalista daghestano, Ilia Shurpaiev, corrispondente del primo canale russo e autore di vari reportage sul Caucaso, è stato ucciso a Mosca nella sua abitazione, poi data alle fiamme. A distanza di poche ore, un altro giornalista è stato poi ucciso a Makhatchkala, capitale del Daghestan, piccola repubblica caucasica della Federazione Russa. Si tratta di Gadji Abachilov, anche lui specialista di affari caucasici. Al momento, secondo le autorità niente collega i due omicidi, ma il filo rosso delle inchieste sulla martoriata regione caucasica getta molte ombre sull’annosa questione della liberta di stampa nella Russia post-sovietica.

Francia – nucleare
La Francia ridurrà di un terzo le sue testate nucleari aviotrasportate. Lo ha annunciato ieri il presidente, Nicolas Sarkozy, in occasione del varo, in Bretagna, di un sottomarino nucleare di ultima generazione. Il capo di Stato francese ha espresso la volontà di aprire un dialogo in seno alla comunità internazionale per un trattato che metta al bando la produzione di materiale fissile per armi atomiche e i missili terra-terra di media e lunga gittata. Sarkozy non intende, però, abbassare la guardia sulle minacce che incombono sull’Europa, che ha definito “sempre a rischio”, motivo per cui la Francia non rinuncerà del tutto al suo deterrente nucleare.

USA - incursione nei fascicoli dei candidati
Negli Stati Uniti, si chiede di far chiarezza sulle violazioni dei fascicoli personali dei tre candidati alla Casa Bianca, effettuate da personale del Dipartimento di Stato non autorizzato a controllare i dati privati dei tre senatori Hillary Clinton, Barack Obama e John McCain. Le intrusioni elettroniche sono avvenute nei dossier personali dei tre candidati contenenti i riferimenti per ottenere il passaporto. Intanto, il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, si è scusato personalmente con i tre senatori, annunciando un’inchiesta per “andare a fondo” sulle circostanze della vicenda.(Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 82

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