Vietnam: ad Ho Chi Minh prosegue la manifestazione delle suore che chiedono la restituzione
della loro casa requisita dalle autorità
Una nuova controversia su beni della Chiesa si è aperta in Vietnam. Dopo quelle di
inizio anno ad Hanoi, la protesta riguarda un edificio di proprietà delle suore del
Vinh Son Charity Order ad Ho Chi Minh City. Dal lunedì scorso, riferisce l'Agenzia
AsiaNews, alcune centinaia di suore si riuniscono ogni giorno in preghiera davanti
ad una casa di loro proprietà, che è stata requisita e che ora le autorità locali
vorrebbero abbattere per trasformarla in un albergo con annesso night club. La proprietà
in discussione si trova in Nguyen Thi Dieu ed è di proprietà delle religiose dal 1959,
quando fu data loro dalla Croce Rossa francese. Da allora fino al 1975 fu un centro
diurno di aiuto. Alla presa di potere da parte dei comunisti, l’arcidiocesi di Saigon
e le suore accettarono di trasformarlo in un asilo. Nel 1997, mentre le suore continuavano
a chiedere la restituzione dell’edificio, le autorità con un atto amministrativo si
attribuirono l’edificio per assenza del proprietario. In seguito fu dato in affitto
e trasformato prima in un dancing e successivamente in una casa di appuntamento; per
questo fu chiuso dalle autorità. Le suore hanno continuato a chiedere che l’edificio
sia loro restituito, in quanto non ha alcuna destinazione sociale, ma le loro petizioni
non hanno avuto risposta. Lo scorso anno le autorità ne hanno trasferito la proprietà
all’Ufficio per la gestione del sistema ferroviario, che ha intenzione di demolirlo
per farne un albergo e un night club. L’arcidiocesi si è unita alla richiesta delle
suore per chiedere di ritornare sulla decisione. Per tutta risposta, è stato tolto
il cartello che annunciava la costruzione del night, ma la demolizione è continuata.
Il 15 dicembre, 70 suore hanno intrapreso un’azione più incisiva, dando vita ad una
veglia di preghiera insieme a gruppi di studenti. La demolizione è stata prima sospesa
e poi ripresa. L’Ordine religioso ha invitato le suore ad andare tutti i giorni davanti
all’edificio ed ha chiesto la solidarietà di tutte le consorelle vietnamite. (R.P.)