2008-03-21 11:54:27

Si raccoglie oggi in tutto il mondo la speciale Colletta pro Terra Sancta


Nelle parrocchie e nelle chiese di tutto il mondo viene raccolta oggi, come da tradizione ogni Venerdì Santo, la cosiddetta “Colletta pro Terra Sancta”: si tratta di una iniziativa antichissima che risale a Papa Martino V, nel 1421. A questo proposito il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il cardinale Leonardo Sandri, ha inviato una lettera ai vescovi di tutti i continenti rinnovando l’invito a “sostenere spiritualmente e materialmente la comunità cattolica” della Terra Santa. Ce ne parla Alessandro Gisotti:RealAudioMP3


“E’ l’assenza di una stabile pace ad acuire nei Luoghi Santi antichi problemi e povertà e a generarne di nuovi”. E’ quanto sottolinea il cardinale Sandri, che aggiunge: “I cristiani che abitano in Terra Santa “meritano la prioritaria attenzione della Chiesa cattolica e delle altre Chiese e Comunità ecclesiali” che “hanno sempre bisogno del vivente carisma delle origini e della singolare vocazione ecumenica e interreligiosa di cui essi sono portatori”. In tale contesto, scrive il porporato, assume un suo “speciale rilievo” la Colletta del Venerdì Santo. Questa, ricorda, è collocata dai Sommi Pontefici “in un giorno tanto significativo per attestare la comune appartenenza alla Terra” che, come ha rilevato Benedetto XVI, “nel fluire della storia rimane la silenziosa testimone della vita terrena del Salvatore”. Il capo dicastero auspica dunque che “possa crescere il movimento di carità” al fine di “garantire alla Terra Santa, in modo ordinato ed equo, il sostegno necessario alla vita ecclesiale ordinaria e a particolari necessità”. E spiega che tra le urgenze da affrontare c’è “sempre l’inarrestabile fenomeno dell’emigrazione, che rischia di privare le comunità cristiane delle migliori risorse umane”.

 
Il cardinale Sandri assicura che la comunità latina raccolta attorno al Patriarcato di Gerusalemme e alla Custodia Francescana, ma anche le altre Chiese Orientali cattoliche” potranno “beneficiare della carità di tutti i cattolici, non in termini occasionali, bensì con la sufficiente sicurezza e continuità che consenta di guardare con speranza al futuro”. D’altro canto, scrive il porporato, “tramite la comunità cattolica”, la carità “si espanderà senza distinzione religiosa, culturale e politica, soprattutto a favore delle giovani generazioni che potranno anche “continuare ad usufruire della qualificata e diffusa opera educativa cattolica”. Il cardinale elogia dunque le Chiese particolari per quanto fanno in favore della Terra Santa, “specialmente grazie ai pellegrinaggi e alle iniziative promosse da crescenti forme di volontariato” e all’impegno delle parrocchie e delle famiglie religiose, come di storiche istituzioni, fondazioni e associazioni.

 
Con la Lettera, il cardinale Sandri ha pubblicato anche un documento sui progetti sostenuti negli ultimi due anni dalla Custodia di Terra Santa. Si tratta di opere in favore dei giovani, delle famiglie, ma anche di sostegno scolastico e, ancora, per la costruzione di appartamenti per i poveri e le giovani coppie.







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