Si raccoglie oggi in tutto il mondo la speciale Colletta pro Terra Sancta
Nelle parrocchie e nelle chiese di tutto il mondo viene raccolta oggi, come da tradizione
ogni Venerdì Santo, la cosiddetta “Colletta pro Terra Sancta”: si tratta di una iniziativa
antichissima che risale a Papa Martino V, nel 1421. A questo proposito il prefetto
della Congregazione per le Chiese Orientali, il cardinale Leonardo Sandri, ha inviato
una lettera ai vescovi di tutti i continenti rinnovando l’invito a “sostenere spiritualmente
e materialmente la comunità cattolica” della Terra Santa. Ce ne parla Alessandro
Gisotti:
“E’ l’assenza
di una stabile pace ad acuire nei Luoghi Santi antichi problemi e povertà e a generarne
di nuovi”. E’ quanto sottolinea il cardinale Sandri, che aggiunge: “I cristiani che
abitano in Terra Santa “meritano la prioritaria attenzione della Chiesa cattolica
e delle altre Chiese e Comunità ecclesiali” che “hanno sempre bisogno del vivente
carisma delle origini e della singolare vocazione ecumenica e interreligiosa di cui
essi sono portatori”. In tale contesto, scrive il porporato, assume un suo “speciale
rilievo” la Colletta del Venerdì Santo. Questa, ricorda, è collocata dai Sommi Pontefici
“in un giorno tanto significativo per attestare la comune appartenenza alla Terra”
che, come ha rilevato Benedetto XVI, “nel fluire della storia rimane la silenziosa
testimone della vita terrena del Salvatore”. Il capo dicastero auspica dunque che
“possa crescere il movimento di carità” al fine di “garantire alla Terra Santa, in
modo ordinato ed equo, il sostegno necessario alla vita ecclesiale ordinaria e a particolari
necessità”. E spiega che tra le urgenze da affrontare c’è “sempre l’inarrestabile
fenomeno dell’emigrazione, che rischia di privare le comunità cristiane delle migliori
risorse umane”.
Il cardinale Sandri assicura che
la comunità latina raccolta attorno al Patriarcato di Gerusalemme e alla Custodia
Francescana, ma anche le altre Chiese Orientali cattoliche” potranno “beneficiare
della carità di tutti i cattolici, non in termini occasionali, bensì con la sufficiente
sicurezza e continuità che consenta di guardare con speranza al futuro”. D’altro canto,
scrive il porporato, “tramite la comunità cattolica”, la carità “si espanderà senza
distinzione religiosa, culturale e politica, soprattutto a favore delle giovani generazioni
che potranno anche “continuare ad usufruire della qualificata e diffusa opera educativa
cattolica”. Il cardinale elogia dunque le Chiese particolari per quanto fanno in favore
della Terra Santa, “specialmente grazie ai pellegrinaggi e alle iniziative promosse
da crescenti forme di volontariato” e all’impegno delle parrocchie e delle famiglie
religiose, come di storiche istituzioni, fondazioni e associazioni.
Con
la Lettera, il cardinale Sandri ha pubblicato anche un documento sui progetti sostenuti
negli ultimi due anni dalla Custodia di Terra Santa. Si tratta di opere in favore
dei giovani, delle famiglie, ma anche di sostegno scolastico e, ancora, per la costruzione
di appartamenti per i poveri e le giovani coppie.