Repubblica Democratica del Congo: l'arcivescovo di Kinshasa invita i giovani a optare
per la "corruzione zero"
“Optare per la virtù”. Questo l’invito rivolto dall'arcivescovo di Kinshasa, monsignor
Laurent Monsengwo Pasinya, ai giovani della sua Diocesi, per i quali ha coniato il
motto “Corruzione zero”. Nell'omelia della Domenica delle Palme, rende noto l'Agenzia
Zenit, il presule ha spiegato così ai ragazzi cosa comporta la scelta della virtù:
“non prendere droghe né hashish, non pagare il professore per passare illegalmente
un'interrogazione o un esame, né vendere il proprio corpo per avere buoni voti non
meritati o per ottenere un impiego”. “Corruzione zero - ha poi affermato - vuol dire
rifiutare di essere i 'delegati' degli adulti viziosi nei confronti delle ragazze,
rifiutare la prostituzione e il denaro facile, non partecipare alle lotte di quartiere
chiamate 'Kuluna'”. Dura la condanna nei confronti degli adulti che sottopongono i
bambini e i giovani a tutti questi vizi. Parlando della vocazione dei cristiani, l'arcivescovo
di Kinshasa ha ricordato che “il Signore ci definisce il sale della terra", proprio
per dirci non "imputridire", di non essere corrotti, perché la nostra putrefazione
ha un effetto perverso e disastroso nella comunità”. Il cristiano più di chiunque
altro, ha concluso il presule, deve combattere la corruzione, cioè non corrompere
né lasciarsi corrompere. (S.G.)