Sri Lanka: ancora attacchi ai giornalisti. Crescono i timori per la libertà di stampa
Cresce la preoccupazione della comunità internazionale per la libertà di stampa in
Sri Lanka. Le denuncie di violenze contro i giornalisti, contenute nel rapporto 2007
del Dipartimento di Stato USA sui diritti umani nel mondo, non hanno sortito alcun
effetto e si teme seriamente che la situazione non migliorerà nell’anno in corso.
AsiaNews riferisce che la categoria è sotto gli attacchi contemporanei delle forze
di sicurezza che la sospettano di complicità con i separatisti Tamil; delle autorità,
che premono per manipolare l’informazione sulla guerra civile e di bande di “ignoti
aggressori” che irrompono nelle abitazioni dei reporter o li attaccano in luoghi pubblici.
L’ultimo episodio di violenza ha come vittima il vicedirettore dell’emittente di Stato
Sri Lanka Rupavahini Cooperation (SLRC), Anurasiri Hettige. L'uomo, che è anche leader
sindacale, ha ricevuto diverse pugnalate a Colombo il 14 marzo, mentre aspettava l’autobus
che lo avrebbe portato a lavoro. Ora è fuori pericolo, ma il suo caso ha dato vita
ad uno sciopero di protesta degli impiegati dell’emittente: da venerdì è stata decisa
la sospensione di tutti i programmi, tranne i telegiornali, finché il presidente Mahinda
Rajapakse non garantirà la fine delle intimidazioni contro la stampa e la persecuzione
dei responsabili. Il caso di Hettige è il quinto dello stesso genere contro personale
della SLRC, che ora punta il dito contro il ministero del Lavoro retto da Mervyn Silva
che, lo scorso dicembre, ha ordinato di perquisire gli studi, dopo che il direttore
dei notiziari aveva rifiutato di pubblicare un suo comunicato stampa sull’inaugurazione
di un nuovo ponte nel Paese. (M.G.)