2008-03-17 11:42:24

La Croce Rossa: la crisi umanitaria in Iraq tra le più gravi nel mondo


Malgrado i progressi sul “fronte sicurezza”, la crisi umanitaria in Iraq resta ''tra le più critiche al mondo''. A sostenerlo è il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) in un rapporto reso noto ieri a Ginevra. La stessa responsabile delle operazioni del CICR in Medio Oriente e Nord-Africa, Beatrice Megevand, ha spiegato che ''la migliorata sicurezza in alcune regioni non deve far dimenticare la sorte di milioni di persone praticamente abbandonate a se stesse''. Il rapporto dell'organizzazione umanitaria fotografa la situazione a cinque anni dallo scoppio del conflitto, sottolineando come milioni di iracheni non abbiano un accesso sufficiente all'acqua potabile, alle infrastrutture igieniche e alle cure mediche. L'attuale crisi è inoltre esasperata dall'impatto dei precedenti conflitti e da sanzioni economiche. Il CICR riferisce poi che iracheni continuano ad essere uccisi o feriti ogni giorno negli scontri e negli attacchi, i civili sono spesso presi di mira in modo deliberato ed in molte famiglie c’è almeno una persona malata o ferita, oppure scomparsa, prigioniera o che è stata costretta a fuggire. Stando a quanto si legge nel testo si stima inoltre che fino a un milione di iracheni "risultano scomparsi nei conflitti tra il 1980 ed il 2003" che molte delle persone uccise nelle attuali violenze non sono mai state identificate. (M.G.)







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