2008-03-16 14:30:19

Il Dalai Lama: genocidio culturale nel Tibet


In Tibet non si placa la protesta, che, oltre alla capitale Lhasa, ha interessato anche altre province. Intanto, mentre dimostranti hanno assaltato l’ambasciata cinese a L’Aja, in Olanda, il Dalai Lama è tornato a chiedere l’intervento della comunità internazionale per far luce su quanto sta avvenendo. Il nostro servizio:
 
Serve un inchiesta internazionale sugli scontri di questi giorni che avrebbero provocato un’ottantina di vittime secondo il governo tibetanto in esilio. Il Dalai Lama dall’India ha denunciato che è in atto un genocidio culturale ad opera della Cina. Nella regione - ha affermato - vige uno stato di terrore verso i tibetani che - ha aggiunto - sono costretti a subire una discriminazione sistematica. Sono trattati come cittadini di seconda classe, dice ancora e ribadisce che non c’è alcuna intenzione di chiedere l’indipendenza ma solo l’autonomia del Tibet. Il Dalai Lama si è poi dichiarato contrario al boicottaggio delle Olimpiadi, che viene invece invocato da alcune organizzazioni umanitarie. Intanto le notizie che arrivano dalla regione Himalayana sono confuse, anche perché le comunicazioni via internet sono state bloccate. In queste ore la protesta si è estesa anche in altre zone. L’ultima è la provincia di Sichuan, dove almeno 7 tibetani sarebbero rimasti uccisi in una manifestazione repressa dalla polizia. Sempre tesa la situazione anche a Lhasa, dove vige il coprifuoco imposto dalle autorità. In immagini trasmesse da una tv di Hong Kong si vedono agenti impegnati in rastrellamenti, mentre testimoni riferiscono di spari e di centinaia di veicoli militari per il trasporto di truppe in arrivo verso la capitale. In questo quadro gli Stati Uniti, attraverso un comunicato firmato dal segretario di Stato Condoleezza Rice - hanno chiesto una prova di moderazione alla Cina esortando le autorità di Pechino ad evitare il ricorso alla violenza. Intanto anche in Europa si moltiplicano i segnali di solidarietà al popolo tibetano. Stamani in Olanda circa 400 persone, durante una manifestazione, hanno tentato di assaltare l'ambasciata cinese all’Aja, distruggendo parte della recinzione della sede diplomatica, prima di essere bloccati dalla polizia. 







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