2008-03-15 16:03:46

Nella Repubblica Centrafricana l’insicurezza continua ad alimentare l’esodo dei civili


Un flusso continuo di civili alimenta l’esodo dalla Repubblica Centrafricana, teatro di forti scontri, scorrerie di gruppi armati, banditi e militari, verso il vicino Ciad. Stando a quanto riporta l’agenzia internazionale MISNA, sarebbero almeno 3 mila i civili fuggiti dal Paese nelle ultime due settimane a seguito dei violenti attacchi ai villaggi della regione settentrionale; 14 mila i fuorusciti che dallo scorso dicembre hanno sostato presso il villaggio ciadiano di Maya in attesa di essere trasportati nella città di Dembo, 25 chilometri più all'interno. "L'arrivo di migliaia di rifugiati a Maya, che conta solo 3 mila abitanti, sta creando non poche difficoltà per l'accesso alle risorse" riferisce l'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati (ACNUR/UHNCR) fornendo gli ultimi aggiornamenti sulla situazione umanitaria. I tentativi di dialogo tra il governo del presidente François Bozize e i gruppi dei ribelli armati non hanno migliorato le condizioni di sicurezza nel Paese, dove recentemente sono stati ritrovati i corpi senza vita dei tre civili rapiti lo scorso 26 febbraio. Tra questi anche il sindaco della città di Koui, nel nordovest. Dall’inizio dell’esodo sarebbero circa 60.000 i centrafricani in Ciad e più di 45.000 nel vicino Camerun. (C.D.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.