In Algeria la Commissione per i riti non musulmani sospende dieci associazioni protestanti
In Algeria, dieci associazioni protestanti hanno ricevuto dal governo l’ordine di
interrompere le loro attività in attesa di una nuova valutazione sul loro operato.
Tali gruppi – riferisce un quotidiano locale – sono finiti sotto la stretta osservazione
del ministero degli Affari Religiosi. Mustapha Karim, rappresentante della Chiesa
protestante nella Chiesa nordafricana, ha comunque precisato che le associazioni cristiane
erano già state autorizzate in base alla nuova normativa sull’esercizio dei culti
non musulmani, emessa nel 2006. Secondo tale disposizione di legge, “chi pratica una
religione diversa dall’islam deve costituire un’associazione a carattere religioso
per esercitare liberamente il proprio culto e chiedere permessi per la celebrazione
delle cerimonie che devono tenersi in luoghi autorizzati”. La normativa – ricorda
il quotidiano “Avvenire” - prevede anche sanzioni pecuniarie e pene dai 2 ai 5 anni
per i trasgressori. La decisione del governo algerino arriva pochi giorni dopo il
decreto di espulsione, successivamente annullato dal Consiglio di Stato, al pastore
Hugh Johnson, presidente della Chiesa protestante d'Algeria. Hugh, direttore di una
scuola cristiana, era stato accusato di utilizzare l’edificio scolastico per promuovere
attività di evangelizzazione. Un sacerdote cattolico, padre Pierre Wallez, è stato
inoltre condannato ad un anno di carcere per aver partecipato, secondo le autorità
algerine, ad un incontro religioso in un luogo non autorizzato. (A.L.)