Appello dei vescovi irlandesi per aiutare i giovani ad andare a Messa
I vescovi d'Irlanda si rivolgono a genitori, insegnanti e datori di lavoro per aiutare
i giovani ad andare a Messa la domenica. I presuli chiamano a collaborare tutta la
società iralandese in una dichiarazione emessa durante l'incontro generale di marzo
della Conferenza episcopale irlandese a Maynooth, terminata questo mercoledì. Sono
infatti gli adulti quelli chiamati “a rispettare le necessità spirituali di bambini
e adolescenti, soprattutto quando si riferiscono alla vita familiare e alla pratica
religiosa la domenica, e ad astenersi dall'organizzare eventi che coincidano con i
servizi religiosi della domenica mattina”. “Dalla Resurrezione di Nostro Signore Gesù
Cristo, la domenica ha avuto un posto speciale nella vita settimanale dei cristiani”,
si legge ancora nel testo citato dalla agenzia Zenit. “E' un giorno diverso rispetto
agli altri sei della settimana, un giorno in cui mettiamo da parte tutto ciò che non
è essenziale”. La nota spiega poi che fino ai tempi recenti la domenica era dedicata
alle attività relative a “famiglia, pratiche religiose, visite ai malati e agli anziani,
piacere e attività ricreative”, ma a causa della crescente tendenza a programmare
gli avvenimenti sportivi e dei lavori part-time la domenica mattina, questo
equilibrio si è perso. “Desideriamo richiamare l'attenzione di tutti i genitori e
degli insegnanti sul conflitto di interessi che questa programmazione può provocare
per i bambini e gli adolescenti”, osservano ancora i vescovi. “Vogliamo anche portare
questo conflitto di interessi all'attenzione dei responsabili e degli insegnanti,
che riteniamo siano persone generose e di buona volontà”. I presuli hanno inoltre
sottolineato che un giovane, temendo di mancare a una partita o a un allenamento,
per paura di perdere il posto in una squadra, potrebbe “perdere l'abitudine di assistere
alle Messa domenicale”, soprattutto quando questo si verifica in modo regolare. “Anche
i genitori e gli insegnanti cattolici possono perdere di vista la loro responsabilità
di assistere alla Messa domenicale, perché potrebbero doversi recare con i giovani
ad alcuni eventi o assistervi per aiutarli”, spiega la dichiarazione. Infine i vescovi
si sono rivolti ai datori di lavoro dei giovani lavoratori che non hanno il tempo
per andare alla Messa vespertina o a quella mattutina affinché “assicurino che ai
loro impiegati sia dato del tempo per andare in chiesa nel fine settimana”. (M.G.)