2008-03-12 15:07:42

Secondo uno studio, le minoranze sono le prime vittime dei cambiamenti climatici


I rom europei, i pastori karimojong ugandesi, i dalit indiani e le popolazioni indigene sono tra le comunità più minacciate dai cambiamenti climatici. Sono anche quelle che, in caso di catastrofe naturale, sono sempre le più vulnerabili e le ultime a ricevere aiuto. Sono alcune delle conclusioni contenute nell’ultimo rapporto presentato ieri dal Gruppo internazionale per i diritti delle minoranze. “I cambiamenti climatici – si legge nel documento – sono ormai al primo posto dell’agenda internazionali” ma spesso manca il riconoscimento delle minacce per le minoranze. Il legame stretto di queste comunità con l’ambiente – si sottolinea in una nota ripresa dall’agenzia Misna – le rende particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici. Alcuni indigeni sono costretti a lasciare le loro terre o ad assistere alla distruzione del loro ambiente. Per questo – conclude il rapporto – occorre che “la voce delle minoranze sia ascoltata nel dibattito internazionale”. (A.L.)







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