Convegno a Roma delle Facoltà teologiche e istituti di scienze religiose italiani
Gli oltre 70 Istituti superiori di Scienze religiose italiani e le otto facoltà della
Penisola ripensano se stessi, per offrire agli studenti, e in definitiva a tutta la
società, un servizio fedele al Vangelo, ma al passo con i tempi, soprattutto per quanto
riguarda l’antropologia. Sono luoghi capaci di sanare la frattura tra scienza e fede:
così il segretario generale della CEI, mons. Giuseppe Betori, nel messaggio che ha
aperto ieri a Roma i lavori del Convegno delle Facoltà teologiche e istituti di scienze
religiose italiani, sul tema “al servizio della fede e della cultura”. Gli oltre 70
Istituti superiori di Scienze religiose italiani e le otto facoltà della Penisola
ripensano se stessi, per offrire agli studenti, e in definitiva a tutta la società,
un servizio fedele al Vangelo, ma al passo con i tempi, soprattutto per quanto riguarda
l’antropologia. Luoghi capaci di sanare la frattura tra scienza e fede, li ha definiti
ieri il segretario generale della CEI, mons. Giuseppe Betori, nel messaggio che ha
di fatto aperto i lavori del Convegno in corso a Roma. E questa mattina l’intervento
del cardinale Angelo Scola, ha aperto nuovi scenari soprattutto per gli Istituti superiori
di scienze religiose, chiamati non più solo a formare i futuri professori di religione,
ma anche laici capaci di ridire una fede pensata nei nuovi areopaghi della quotidianità.
“Una tale scelta – ha ricordato il patriarca di Venezia – ha condotto a proporre bienni
o lauree specialistiche per preparare a nuove professioni (bioetica, beni culturali,
comunicazioni sociali, scienze della famiglia)”. Un’apertura opportuna, secondo il
porporato, perché – ha spiegato – “la fede e la riflessione sulla fede, per essere
universalmente proponibile, non può non farsi carico della vita concreta, in vista
della salvezza degli uomini”. Da questo punto di vista, dunque, Facoltà teologiche
e Istituti superiori di Scienze Religiose sono a tutti gli effetti strumenti del progetto
culturale della Chiesa italiana che anche per questo ha istituito presso la Segreteria
generale un nuovo Servizio nazionale con lo scopo di raccordare l’attività di questi
importanti luoghi accademici. (Per la Radio Vaticana, da Roma Mimmo Muolo)