L’indipendenza del Kosovo e la gestione dei rapporti con L’Unione Europea spaccano
l’alleanza di governo serba tra la formazione liberale del presidente della Repubblica,
Boris Tadic, e quella nazional-conservatrice del premier, Vojislav Kostunica. La crisi
della maggioranza è stata ufficializzata ieri dal capo dell’esecutivo che ha poi convocato
un Consiglio dei ministri per domani, durante il quale probabilmente rassegnerà le
sue dimissioni. Nei giorni scorsi, Kostunica aveva indirettamente accusato i partner
della coalizione di aver abbandonato la difesa della rivendicazione serba sulla provincia
a maggioranza albanese. Dal canto suo, il presidente Tadic ha preso atto dell'intenzione
del premier conservatore di dimettersi e ha annunciato di essere pronto a convocare
le elezioni anticipate non appena la crisi di governo verrà formalizzata. Il capo
dello Stato ha inoltre evidenziato che le difficoltà dell'esecutivo uscente non sono
tuttavia dovute al Kosovo, ma alla differente percezione dell'importanza dello sviluppo
dei rapporti fra Belgrado e l'UE per la crescita economica della Serbia.