Si apre a Bogotá la riunione annuale dei presidenti delle Conferenze episcopali latinoamericane
A Bogotá, nella sede del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM) si chiudono
oggi i lavori della riunione annuale dei segretari delle 22 Conferenze episcopali
della regione e cominciano subito quelli dei presidenti che aprono il proprio incontro
scambiando opinioni e riflessioni con i primi. Al centro di questo scambio i rapporti
che sulla situazione nazionale ha presentato ciascuno dei responsabili del coordinamento
pastorale di ogni Paese. Padre Fidel Oñoro, direttore del Centro Biblico Pastorale
per l’america Latina del Celam ha illustrato ai segretari “gli orientamenti fondamentali
per l’applicazione dei piani pastorali di Aparecida” sottolineando i principali compiti
nonché priorità fondamentali indicate da Papa Benedetto XVI e successivamente raccolti
nel documento conclusivo. Mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo, Perú, ha
parlato invece sulla Missione continentale in corso rilevando quattro tappe metodologiche:
gli orientamenti della V Conferenza generale, l’impegno missionario continentale,
i punti di riferimento teologici e pastorali e, infine, i piani d’azione. Su questi
punti si sono aperti le discussioni con il preciso scopo di organizzare una “visione
comune” a tutte le chiese dell’area che consenta di procedere in un modo omogeneo
ed efficace. Alla base di questo scambio di opinioni e notizie sono stati collocati
gli elementi comuni contenuti nei diversi rapporti nazionali. Tra questi vanno sottolineati
preoccupazioni pastorali come la famiglia, la vita, la missione e il laicato. Nella
sua sintesi, il presidente del CELAM, l’arcivescovo di Aparecida, in Brasile, mons.
Raymundo Damasceno Assis, ha precisato che “le Chiese in America Latina stano lavorando
sempre di più con maggiore organizzazione e coordinamento per dare vita e dinamismo
ad una pastorale globale come stabilito durante la V Conferenza che si svolta nel
maggio 2007”. Infine, sempre nella prospettiva della Missione continentale, nelle
riflessioni si è tenuto conto anche delle differenti situazioni socio-politiche, economiche
e culturali, all’interno delle nazioni latinoamericane. In tal senso, mons. Damasceno
Assis, ha rilevato l’esistenza in alcuni paesi di tensioni sociali molto delicate
che spesso interferiscono sul lavoro pastorale delle comunità ecclesiali locali. E’
questa realtà, ha spiegato, quella che ci deve spingere a “lavorare ancora di più
in favore del dialogo e del rispetto delle posizioni di tutte le parti senza perdere
mai di vista il bene comune”. (A cura di Luis Badilla)