L'ottimismo della Rice arrivata in Israele. Intanto la Caritas di Gerusalemme: servono
aiuti urgenti per i palestinesi di Gaza
Il presidente palestinese, il moderato Abu Mazen, ha proposto una tregua israelo-palestinese
finalizzata a concludere la pace entro il 2008. Nella regione stamani è arrivato il
segretario di Stato degli Usa, Condoleeza Rice. Sentiamo Alessandro Guarasci
Ieri, in concomitanza
con le prime notizie sul ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, la
Caritas di Gerusalemme ha rinnovato il suo appello per l’aiuto e l’assistenza alla
martoriata popolazione palestinese dell’area. “La recente situazione, con una significativa
escalation di violenza nei giorni scorsi, ha causato una drammatica perdita di vite
umane e proprietà”, si parla di oltre 120 morti, nota la Caritas, citando anche la
distruzione della sede della “Palestinian Medical Relief Society”, impegnata nel soccorrere
i feriti e ricordando la mancanza di acqua potabile ed elettricità che ha messo in
ginocchio la popolazione civile. Intanto, affermano, “la nostra attività medica a
Gaza continua”, in sedi fisse e attraverso unità mediche mobili, che si spostano nelle
aree dove vengono segnalati i casi più gravi. La disponibilità di medicinali e attrezzature
mediche “resta comunque molto limitata” nei sei centri medici e ambulatori in cui
opera l’organizzazione che ricorda: “Il nostro personale a Gaza sta operando in circostanze
estremamente difficili”. Unendosi a tutte le Chiese di Terrasanta, la Caritas di Gerusalemme,
inforna l’agenzia Fides, ha chiesto alla comunità internazionale di riaprire l’accesso
alla Striscia, consentendo l’assistenza umanitaria, in sintonia con l’invocazione
dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme, che hanno lanciato
l’appello: “Nel nome di Dio, fermate l’assedio a Gaza”.