Al via a Roma gli incontri quaresimali sulle figure dei Santi
Tornano a Roma da oggi, per il terzo anno consecutivo, i Ritratti di Santi, una serie
di incontri quaresimali nella chiesa di Santa Maria della Vittoria dedicati alla lettura
della vita di figure di santità e altissime figure della Chiesa. Ogni lunedì, fino
al 17 marzo, noti attori del cinema e teatro italiano presteranno la loro voce al
racconto delle biografie di alcuni testimoni di Cristo. Il servizio è di Paolo
Ondarza:
“La Santità
non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare le cose ordinarie in modo straordinario”.
Scriveva così Santa Teresa di Lisieux, patrona delle missioni e dottore della Chiesa.
Il suo ritratto sarà raccontato dalla voce di Cristina Faessler il prossimo 17 marzo.
L’iniziativa, come ogni anno, è organizzata dal MEC, Movimento Ecclesiale Carmelitano,
nella chiesa che conserva “L’Estasi di Santa Teresa”, capolavoro barocco di Bernini,
e si basa sulle biografie scritte da padre Antonio Maria Sicari. Il 3 marzo sarà la
volta della vita di Paolo VI, letta dall’attore e regista Giulio Base.
Interessante
anche la scelta di Jacques Fesch, il giovane parigino che dopo un’esistenza turbolenta
segnata da azioni criminose, prima di esser ghigliottinato nel 1957 visse un intenso
cammino di conversione e sul patibolo con serena rassegnazione disse “Signore non
abbandonarmi”. La sua storia è raccontata da Vincenzo Boccciarelli:
R.
- Molti giovani si potrebbero rispecchiare in questo suo abbandonarsi, in quel suo
disordine. Ci sono i pensieri che ha scritto Jacques Fesch nel periodo del carcere,
in cui piano piano si avvicina alla scoperta della figura di Cristo e trasforma anche
questo periodo di galera quasi in percorso monacale.
D.
– La sua conversione avviene in un momento in cui per gli uomini è un uomo da condannare
ma per Cristo, per Dio, è un uomo da amare…
R. –
Questo è proprio l’aspetto infinitamente ricco. Lui arriva alla ghigliottina con una
pace anche interiore rispetto agli altri che urlavano e bestemmiavano.