2008-02-26 15:32:03

Allarme dell'Osservatorio Tratta su prostituzione e sfruttamento minorile. Con noi, Marco Bufo e Pietro Grasso


Prostituzione e lavoro minorile, adozioni internazionali illegali ed espianto di organi. Sono numerose le facce della moderna schiavitù, un fenomeno in espansione. Ad analizzarne la diffusione in Italia, nell’ambito di un progetto europeo, è l’Osservatorio Tratta che ieri a Roma ha presentato i risultati raccolti in quasi tre anni di lavoro. Tra le novità più rilevanti l’istituzione di un Osservatorio nazionale permanente. Il servizio di Silvia Gusmano.RealAudioMP3


Tra il 2000 e il 2006, 45 mila vittime di tratta sono entrate in contatto con i programmi di protezione sociale; oltre undicimila, tra cui quasi 800 minori, hanno poi aderito ai servizi offerti. È una percentuale minima rispetto al numero complessivo delle persone sfruttate, ma superiore a quella di altri Paesi europei. L’Italia vanta, infatti, in materia una delle legislazioni più avanzate e un’estesa ed efficace rete di enti pubblici e privati impegnati nel settore. Ancora insufficienti, tuttavia, i fondi stanziati e da potenziare il coordinamento degli interventi a livello nazionale ed europeo. Tratta, inoltre, non è solo prostituzione, ma anche sfruttamento minorile e lavoro forzato. Il responsabile del progetto Osservatorio Tratta, Marco Bufo:

“Bisogna fare ancora molto rispetto, per esempio, ai vari settori del mercato del lavoro, in cui le persone vengono sfruttate in maniera molto grave, prevalentemente uomini, ma anche donne, e in alcuni casi minori. E c’è un problema: queste persone vengono viste come dei criminali, come “la prostituta”, come “l’accattone”, piuttosto che vittime di sfruttamento. Quindi, è una responsabilità di tutti, degli operatori sociali, ma anche delle varie forze dell’ordine, lavorare per un cambiamento culturale”.

E di necessaria cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti parla anche il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, i cui uffici sono competenti per il reato di tratta:

“Non si può pensare di combattere la criminalità organizzata senza avere un occhio attento alle vittime. Sono due aspetti dello stesso problema, anche perché le vittime alimentano le indagini. Le indagini danno "ristoro" anche morale alle vittime, perché vedono i loro persecutori responsabilmente colpiti. Quindi, è un fenomeno che va visto in questa complessità”.

Proprio per affrontare il fenomeno nella sua complessità e monitorarne i continui cambiamenti, è stato istituito un Osservatorio permanente sulla Tratta che, basandosi sul lavoro congiunto di ministeri competenti e Terzo Settore, metterà a punto una strategia di contrasto e tutela delle vittime a livello nazionale.







All the contents on this site are copyrighted ©.