"Popolo, santità, Chiesa": la riflessione di padre Lombardi sull'Istruzione "Sanctorum
Mater" della Congregazione delle Cause dei Santi
Lunedì scorso il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle
Cause dei Santi, ha presentato nella Sala Stampa vaticana l’Istruzione “Sanctorum
Mater”, un documento per permettere ai vescovi diocesani e ai loro collaboratori di
istruire la prima fase di un processo di beatificazione - quella locale - con quel
rigore necessario a verificare la “fama di santità” del candidato agli onori degli
altari. Su questo documento ascoltiamo la riflessione del nostro direttore, padre
Federico Lombardi: Il
lungo processo verso il riconoscimento pubblico della santità di una persona non può
neppure cominciare se non è la stessa comunità cristiana a chiederlo. E’ uno dei punti
più significativi della nuova Istruzione della Congregazione per le Cause dei Santi.
Vi si afferma infatti che la verifica seria e severa della fama di santità o di martirio
presso un numero consistente di fedeli è un adempimento assolutamente necessario per
iniziare il processo. Ciò significa che non si può venire proclamati beati o santi
perché si è “raccomandati”, o graditi a una persona influente, ma solo se il popolo
credente è convinto di trovarsi davanti a un esempio eccezionale di testimone della
fede, al quale si rivolge spontaneamente come intercessore, come aiuto per arrivare
a Dio. Insomma, la Chiesa crede che lo Spirito del Signore sia presente e parli nel
popolo di Dio, gli dia una sensibilità particolare, capace di riconoscere la presenza
della santità genuina, del suo fascino e della sua importanza per la vita cristiana.
Questo è così importante che la Chiesa universale
deve avere a Roma un dicastero e delle leggi precise per dialogare con questo “senso
della presenza della santità” dei fedeli, e vagliare se Dio voglia confermare la presenza
di questa santità con dei segni certi – questo sono i miracoli – in modo da giungere
con piena sicurezza all’eventuale proclamazione pubblica della santità di un membro
della Chiesa. E il beato o santo canonizzato è solo la “punta dell’iceberg” della
realtà meravigliosa della vita cristiana vissuta nella coerenza della carità.
La
santità è essenziale per la Chiesa. La dottrina è fondamentale, il buon ordinamento
della comunità pure, ma la santità è la pienezza della vita cristiana vissuta in rapporto
con Dio, è ciò a cui tutto il resto mira, è la vera gloria di Dio. Ed è la prova più
efficace della credibilità della Chiesa. Come ama dire Benedetto XVI: Dio non viene
da solo incontro a noi, viene in compagnia, insieme a Maria e ai Santi. Noi chiediamo
che la Chiesa sia veramente sempre “Madre di santi”.