Cuba spalanchi il cuore a Cristo: è quanto scrive il Papa nel Messaggio ai vescovi
cubani. Il cardinale Bertone auspica che la Chiesa possa svolgere la sua missione
con la necessaria libertà
Il Papa è vicino al popolo cubano e prega perché "spalanchi la sua mente, il suo cuore
e la sua vita a Cristo, unico Salvatore e Redentore": è quanto si legge nel Messaggio
inviato da Benedetto XVI ai vescovi di Cuba in occasione del viaggio iniziato mercoledì
scorso nell’isola caraibica dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone nell’ambito
delle celebrazioni per il decimo anniversario dello storico viaggio di Giovanni Paolo
II a Cuba. Il Papa invita i cattolici, che a volte si sentono oppressi “dalle difficoltà,
dalla scarsità di risorse, dall'indifferenza o persino dalla diffidenza", a “rinnovare
l’autentico impulso evangelizzatore”, annunciando “la retta dottrina”, ricordando
che la Chiesa vuole “promuovere la dignità della persona” e seminare "sentimenti di
comprensione, misericordia e riconciliazione". Il servizio di Luis Badilla. Il servizio
di LuisBadilla:
Come
fece Giovanni Paolo II durante la sua visita dieci anni fa, anche Benedetto XVI risalta
la “grande importanza” della “missione che la Chiesa a Cuba svolge a favore dei più
bisognosi, con opere concrete di servizio e di attenzione agli uomini e alle donne
di qualsiasi condizione, che meritano non solo di essere sostenuti nei loro bisogni
materiali, ma anche di essere accolti con affetto e comprensione”. Da parte sua il
cardinale Bertone, parlando ieri ai vescovi, ha auspicato che "la celebrazione dell'anniversario
della visita di Giovanni Paolo II contribuisca a dare un nuovo impulso alle relazioni
fra lo Stato e la Chiesa cattolica a Cuba, affinché, in uno spirito di rispetto e
di intesa reciproca, la Chiesa possa portare pienamente a termine la sua missione,
strettamente pastorale e al servizio dei fedeli, con la necessaria libertà". Nel
suo discorso ai seminaristi cubani, il cardinale Tarcisio Bertone ha voluto intrecciare
gli insegnamenti e le speranze sui sacerdoti di cui parlò Papa Giovanni Paolo II dieci
anni fa e quelle che oggi, a più riprese, esprime Benedetto XVI. Ricordando la visita
di Giovanni Paolo II, il cardinale segretario di Stato ha rilevato: “La mia presenza
in mezzo a voi ha come scopo di commemorare questo importante anniversario. In questa
circostanza, possiamo ricordare le parole che il Papa ha rivolto ai seminaristi nella
Cattedrale metropolitana dell'Avana, quel 25 gennaio 1998, quando li ha incoraggiati
a impegnarsi in “una solida formazione umana e cristiana, in cui la vita spirituale
occupi un posto preferenziale”. E ha aggiunto: “In questo modo, vi preparerete meglio
a svolgere la missione apostolica che vi verrà affidata in seguito”. Dopo aver incontrato
i seminaristi, il segretario di Stato, nella piazza antistante la cattedrale dell’Avana,
ha celebrato l’Eucaristia. Insieme a migliaia di fedeli erano presenti importanti
autorità dello Stato (ministri e il presidente del Parlamento Ricardo Alarcòn), tutti
salutati in nome di Benedetto XVI. “Con la proclamazione del Vangelo – ha aggiunto
nell’omelia - la Chiesa ha dato un grande contributo a questo continente, e in particolare
a Cuba, incoraggiando il rispetto della vita umana, tutelando il valore della famiglia
e del matrimonio, difendendo la libertà di coscienza, la libertà religiosa e la dignità
della persona umana. La Chiesa a Cuba, fedele agli insegnamenti di Cristo, aspira
oggi – ha concluso - ad essere sempre più presente e attiva in mezzo alla società
con le modalità proprie del mondo attuale”. Nel pomeriggio di oggi trasferimento a
Santa Clara, dove sabato il cardinale Tarcisio Bertone celebrerà la Messa e inaugurerà
il monumento dedicato a Giovanni Paolo II. Durante la prima parte della seconda giornata,
oggi venerdì, il segretario di Stato celebrerà la Messa nel monastero delle Carmelitane,
cui seguirà l'incontro con le claustrali, le monache carmelitane e domenicane, quindi
l'incontro presso il Carmelo con la presidenza della Conferenza cubana dei religiosi
e con i religiosi dell'Avana.