19 Stati sottoscrivono l’impegno a ricreare la Via della Seta entro il 2014
Ricreare la Via della Seta per rilanciare un ponte tra Oriente e Occidente come accadeva
duemila anni fa ai tempi dell’Impero Romano. Con questa finalità i ministri dei trasporti
di 19 Stati di Europa e Asia, riuniti a Ginevra alcuni giorni fa, hanno concordato
progetti per 43 miliardi di dollari. Si punterà, entro il 2014, a migliorare le strade,
le ferrovie, le vie d’acqua per favorire una ripresa degli scambi commerciali oggi
ostacolati da una rete di trasporti insufficiente. Ogni Paese, tra cui Cina, Russia,
Iran, Turchia e Paesi dell’Asia centrale, si è impegnato ad adeguare le nuove necessità
alla propria realtà. Progetti ambiziosi che saranno finanziati dalla Banca Mondiale
e sostenuti dalle Nazioni Unite. Stando a quanto scrive Asianews, Barry Cable, funzionario
ONU, ha parlato di una vera e propria “rinascita della Via della Seta, che collegherà
non soltanto gli isolati Paesi dell’Asia centrale e dell’Europa orientale, ma creerà
un miglior sistema di trasporto per molte zone distanti dal mare”. Inevitabilmente
il progetto potrà favorire anche il turismo dell’area che, negli ultimi anni, si segnala
in continua crescita. Di ripristinare questa Via si discute dal crollo dell’Unione
Sovietica negli anni ’90 ma è la prima volta che si parla di impegni concreti. (B.C.)