Per l'arcivescovo anglicano di Canterbury non si può giudicare l'islam solo sulla
base di alcuni suoi aspetti negativi
L’arcivescovo anglicano di Canterbury, Rowan Williams, ha definito ieri sera a Cambridge
“sinistre” alcune delle pratiche della sharia nel tentativo di chiarire le sue recenti
dichiarazioni sull’introduzione di parti della legge islamica nella legislazione britannica.
Williams ha puntato il dito contro la discriminazione delle donne in alcuni Paesi
musulmani. “Il modo in cui la sharia è stata codificata e viene osservata in tutto
il mondo - ha detto Williams - è spaventoso”. “Il modo in cui viene applicata alle
donne in Paesi come l’Arabia Saudita – ha aggiunto - è truce”. Il Primate anglicano
– rende noto l’agenzia Sir - ha però aggiunto che la sharia “è radicata nel sentimento
di fare la volontà di Dio nelle cose normali della vita” e ha messo in guardia contro
la demonizzazione dei musulmani e della loro religione: “giudicare l’islam sulla base
dei suoi aspetti negativi – ha spiegato - sarebbe come giudicare il cristianesimo
sulla base di una coppia di capitoli del Vecchio Testamento”. Due settimane fa in
un discorso alla “Royal Courts of Justice”, l’Alta Corte di Londra, Williams aveva
dichiarato che “è inevitabile che alcune parti della sharia vengano riconosciute dalla
legislazione britannica”. (A.L.)