2008-02-20 12:40:46

Il cardinale Cordes esprime preoccupazione per il crescente materialismo in India


Le opere di carità dovrebbero essere segno dell’amore di Dio e dovrebbero seguire l’esempio della beata madre Teresa di Calcutta, che nei poveri e nei sofferenti “vedeva e cercava di consolare Gesù stesso”. Lo ha affermato nei giorni scorsi il presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, cardinale Paul Josef Cordes, rivolgendosi a 160 vescovi cattolici indiani, riuniti per il loro 28.mo incontro generale a Jamshedpur, in India. Riprendendo le parole di Benedetto XVI nell’Enciclica ‘Deus caritas est’, il porporato ha sottolineato poi che l’esigenza principale è quella di “essere persone mosse dall’amore di Cristo”. Dopo aver lodato l’opera caritativa svolta dalla Chiesa nel Paese, il cardinale ha quindi analizzato “il rapido boom economico “ dell’India. Questa crescita – ha detto – è accompagnata da “un crescente materialismo”: la voglia di possedere – ha osservato il porporato – sembra essere la tendenza del momento. L’India rimane, inoltre, ancora uno Stato con profonde divisioni: la maggior parte dei cittadini continua, infatti, a vivere in condizioni di povertà e sembrano destinate ad aumentare le differenze tra ricchi e indigenti. Non mancano, comunque, anche segnali positivi: negli ultimi anni – riferisce l’agenzia Zenit – è cresciuto il fenomeno del volontariato e sta aumentando anche “la filantropia corporativa”. Parlando infine dei recenti attacchi subiti dai cristiani in India, il cardinale Paul Josef Cordes ha auspicato che “l’amore puro e generoso del prossimo porti a realizzare pienamente il comandamento di Gesù”. (A.L.)







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