2008-02-18 15:29:37

Perù: per la vita e contro la legalizzazione dell’aborto, preghiera e digiuno fino al 24 marzo


E’ in corso l’iniziativa “Quaranta giorni di orazioni per la vita” per incoraggiare la popolazione a difendere il diritto alla vita dei bambini e contro i tentativi di legalizzare l’aborto in Perù. L’appello, lanciato da un gruppo di organizzazioni cattoliche peruviane che fanno riferimento al Centro di promozione familiare, si concluderà il 24 marzo. Alla manifestazione, secondo gli organizzatori, aderiranno coloro che si impegnano a recitare quotidianamente e per quaranta giorni l’Orazione per la vita così come era stata pronunciata da Giovanni Paolo II; il 25 dello stesso mese, si celebrerà in tutto il Paese il Giorno per la Vita. In Perù l’aborto non è previsto dalla legge ma, negli ultimi tempi, numerosi gruppi abortisti si battono per depenalizzarlo e introdurlo. Da parte sua, di recente - si legge su “L’Osservatore Romano” - il consiglio direttivo del Distretto regionale sanitario di Arequipa, regione nel sud del Perù, ha approvato un “protocollo per l’aborto terapeutico”. Probabilmente, sospettano le organizzazioni cattoliche peruviane, che ci sia la pressione di un’organizzazione abortista, la “Promsex”. Questo permetterebbe di effettuare l’aborto ogni volta che la futura madre avvertisse un leggero malore fisico o un disagio mentale. A questo proposito, mons. Javier Augusto Del Rio Alba, vescovo di Arequipa, città capoluogo della regione Arequipa, ha preso una forte posizione per difendere il diritto alla vita dei nascituri e contro l’aborto. Il prelato inoltre esprime tutto il suo dissenso sul documento per l’aborto terapeutico, approvato dal Distretto regionale per la salute della regione, dichiarando esplicitamente che “il motivo dell’aborto terapeutico è solo una grande menzogna". Terapia significa curare e non uccidere una creatura innocente. Come è possibile permettere a una madre di decidere della sorte di una creatura che già da cinque mesi si sviluppa nel suo ventre? In questo modo - aggiunge il presule - si uccide una creatura che a tutti gli effetti è già dotata di vita”. Il vescovo De Rio sottolinea infine che “il Distretto regionale della salute ha approvato un protocollo falso e menzognero. La popolazione di Arequipa - conclude il prelato - non permetterà che vengano uccise creature innocenti”. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: www.travesiaporlavida.blogspot.com (M.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.