Il vescovo di Cordoba, in Spagna, invita ad un uso solidale dell’acqua per far fronte
all’emergenza siccità
In Spagna le riserve idriche sono ai livelli più bassi degli ultimi 10 anni. La mancanza
di piogge - il 2007 si è chiuso con un 20 per cento in meno di precipitazioni della
media degli ultimi 30 anni – ha spinto il vescovo della diocesi di Cordoba, mons.
Juan José Asensjo Pelegrina, a chiedere “un uso solidale dell'acqua” e, soprattutto,
a pregare "per chiedere al Signore la pioggia necessaria”. “Da tempo – osserva il
presule - assistiamo con crescente preoccupazione alla grave siccità che colpisce
Cordoba e l’Andalusia creando problemi per l’erogazione di acqua alle popolazioni.
Chiedo un uso responsabile e solidale dell'acqua”. Citando la lettera di San Paolo
ai Filippesi, il vescovo esorta poi i fedeli a “presentare a Dio le suppliche: in
modo particolare, chiedo ai sacerdoti che abbiano presente questa intenzione”. L’appello
è stato esteso anche a “confraternite, laici, religiose, consacrati e seminaristi”.
Secondo quanto riferisce il quotidiano ‘El Pais’ in metà del territorio spagnolo è
stato vietato l’uso dell’acqua per irrigare i campi; in alcune zone urbane sono cominciate
le restrizioni dei consumi. La situazione più preoccupante si registra in Catalogna
dove non piove da 20 mesi e dove è già stato vietato l’uso di acqua potabile per l’irrigazione.
(A.L.)