2008-02-15 15:13:26

Si celebra oggi la Giornata contro i tumori infantili


Sono appena il 20 per cento i tumori infantili che ricevono cure adeguate, soprattutto nel Sud del mondo. A denunciarlo, le numerose iniziative della VI Giornata mondiale contro il cancro infantile, ricordata oggi in oltre 60 paesi. Promotrice della campagna è la Federazione internazionale genitori oncologia pediatrica (ICCCPO), che riunisce i genitori dei bambini affetti da tumore. Il servizio è di Silvia Gusmano:RealAudioMP3


Oggi, l’80 per cento bambini affetti da tumore vive oggi nei Pesi in via di sviluppo. Mentre nel nord del pianeta i grandi progressi medici raggiunti negli ultimi 30 anni consentono la guarigione a tre pazienti su quattro, in Asia, in Africa e in America Latina i tumori spesso non vengono neanche diagnosticati o l’accesso alle terapie è precluso ai piccoli a causa del loro costo eccessivo. Per porre rimedio a questa tragica situazione, la Federazione internazionale genitori oncologia pediatrica (ICCCPO) ha istituito nel 2002 la Giornata contro il cancro infantile, di cui ricorre oggi la sesta edizione. In oltre 60 Paesi, sono in corso interventi di sensibilizzazione tramite i media, mostre d’arte dei bambini, raccolte fondi. In Italia, fino al 17 gennaio, è possibile devolvere un euro tramite l’invio di un sms al numero 48588. Ma attraverso quali iniziative l’ICCCPO, presente il quasi 40 Stati dal 1994, combatte la battaglia contro il tumore infantile? La presidente onoraria dell’Associazione Peter Pan, Maria Teresa Barracano Fasinelli:

 
“La nostra Confederazione internazionale ha creato recentemente una Fondazione proprio per finanziare progetti specifici nei vari Paesi. Attraverso i suoi congressi annuali e attraverso lo scambio di informazioni e di esperienze, si cerca poi di aiutare le nazioni che sono più indietro, anche costituendo gemellaggi tra Paesi ricchi e Paesi poveri”.
 
L’ostacolo principale nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa, è di natura culturale, come spiega Pasquale Tulimiero, presidente della Federazione italiana Associazioni genitori onco-ematologia pediatrica:

 
“Il tumore è una malattia che in alcuni Paesi, tipo l’Africa, tipo l’India, è ancora sottovalutata per il semplice fatto che loro hanno problemi ben più gravi, quali la denutrizione, la cattiva igiene e così via. Una fiala può costare anche mille euro e per alcuni Paesi in via di sviluppo spendere mille euro per curare un tumore di un singolo bambino è certamente una cosa pesante”.
 
Da qui, il progetto “L’Amore cura”, presentato oggi presso oggi a Roma presso il Comando generale della Guardia di Finanza. Tra gli obiettivi, oltre allo sviluppo di un database che raccolga tutti i dati relativi a patologie e protocolli dei pazienti italiani, anche un piano di formazione e assistenza a distanza per i medici che operano nel Sud del mondo. A ispirare, infatti, la lotta dei genitori contro il male oggi curabile dei propri figli, è il principio dell’alleanza terapeutica.







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