Nuovi progetti di solidarietà verso i bambini poveri ed emarginati nelle diocesi tribali
dell’India nordorientale
Si riconoscono debitori nei confronti dei primi religiosi delle Missioni Estere di
Parigi (MEP), che hanno portato il Vangelo fra i tribali nel nord est dell’India,
e del “nuovo inizio” segnato dall’arrivo dei missionari salesiani nel 1921. Due vescovi
delle diocesi indiane di Miao e Bongaigaon, negli stati di Arunachal Pradesh e Assam,
continuano oggi l’opera dei primi coraggiosi missionari, nell’azione pastorale costante
a servizio della popolazione tribale, attraverso opere di istruzione, assistenza medica,
carità. Mons. George Pallipparambil, vescovo di Miao ha riferito all’agenzia Fides
che “la Chiesa, da quando ha ottenuto una maggiore libertà si è fortemente impegnata
nel campo dell’istruzione e dello sviluppo sociale, costruendo seminari, scuole, dispensari,
ospedali per venire incontro alle esigenze della popolazione”. Mons. Thomas Pulloppillil,
vescovo di Bongaigaon, si ritrova ad affrontare i medesimi problemi di povertà, carenza
di istruzione e sottosviluppo. Grazie a preti, religiosi, suore di diverse congregazioni
e laici, la comunità si fa vicina a quanti sono nel bisogno e prosegue la sua opera
evangelizzatrice. In sintonia con queste necessità, nelle due diocesi saranno avviati
progetti di costruzione di un complesso chiesa-scuola-ambulatorio, intitolato alla
figura di San Pio da Pietrelcina, “Abbiamo offerto – affermano infine i due vescovi
- la nostra disponibilità affinché nelle diocesi si approfondisca la conoscenza di
Cristo anche attraverso le opere e virtù di San Pio: la missione nel suo nome si traduce
in ricchezza spirituale, istruzione e cura per l’infanzia e i bisognosi”. I benefattori
di “San Pio Missionario nel mondo” offriranno alla diocesi di Miao i fondi per realizzare
il progetto, mentre nella diocesi di Bongaigaon finanzieranno anche l’acquisto di
quattro ettari di terreno per l’edificazione di una struttura di dimensioni confacenti
alle necessità. “Alla base di questo progetto – concludono i vescovi - vi sarà innanzitutto
la preghiera e l'adorazione del Santissimo Sacramento”. (A.L.)