Medici del mondo: “assicurare a tutti, senza discriminazioni, l’accesso alle cure”
“Assicurare a tutti, senza discriminazioni etniche, l’accesso alle cure mediche”.
Questo, spiega Jérome Larché, medico della missione Medici del mondo in Kenya, l’obiettivo
della missione d’urgenza lanciata nella Rift Valley per raggiungere e assistere gli
sfollati ancora ai margini degli aiuti umanitari. “Lavoreremo insieme con la Kenyan
medical association e con la Croce Rossa Kenya – prosegue il medico – anche per riannodare
il legame tra i profughi e i centri sanitari nazionali. La presenza sul territorio
delle nostre squadre consentirà inoltre di rendere conto delle eventuali violenze
di cui potrebbero essere vittime le popolazioni locali”. Secondo Medici del mondo,
dopo le violenze post-elettorali sono circa 600mila gli sfollati. La maggior parte,
è concentrata intorno ai commissariati, alle chiese e alle scuole dove vengono assicurati
cure e sostegno. Alcuni invece – rende noto l’agenzia SIR - sono ancora in zone isolate
e prive di accesso all’assistenza. Medici del mondo si occupa, in particolare, di
4.500 sfollati a Solai, Ol Banata e Bahati, nei dintorni di Nakuru a 150 km da Nairobi.
“Per la maggior parte, sono donne e bambini – conclude Larché – esposti a patologie
respiratorie e stress post-traumatico”. Di qui, l’importanza di “cure di base ma anche
di sostegno psicologico”. (A.L.)