2008-02-14 12:55:51

Le Religiose della Croce del Sacro Cuore di Gesù festeggiano il primo centenario dell'istituzione dell'adorazione perpetua


Oggi, 14 febbraio, le Religiose della Croce del Sacro Cuore di Gesù, celebrano il primo centenario dell’esposizione perpetua del Santissimo Sacramento in tutte le loro case; l’adorazione è continua durante le 24 ore del giorno. Quest’adorazione non è mai stata interrotta, nemmeno durante la terribile persecuzione religiosa in Messico. Le Religiose della Croce del Sacro Cuore di Gesù, congregazione di vita contemplativa, vennero infatti fondate a Città del Messico il 3 maggio 1897 dalla Venerabile Serva di Dio Concepciòn Cabrera de Armida. Sul carisma di queste religiose Giovanni Peduto ha intervistato suor Teresa Caligaris, della Comunità di Roma:RealAudioMP3


R. - Il nostro carisma è quello di vivere costantemente unite a Cristo Sacerdote e Vittima per offrirLo e offrirci all’Eterno Padre per espiare i peccati del mondo, specialmente delle anime a Lui consacrate e di ottenere grazie di santificazione per tutti gli uomini, ma specialmente per la Chiesa e per i sacerdoti.

 
D. - Cosa significa essere religiose contemplative oggi?

 
R. - Significa dare priorità ai momenti di preghiera non per parlare agli uomini di Dio ma per parlare a Dio degli uomini, e qui possiamo fare riferimento a quella frase del Papa Giovanni Paolo II: “Un momento di vera adorazione è più fecondo della più intensa attività apostolica”.

 
D. - Il mondo capisce il vostro ruolo nella Chiesa e nella società?

 
R. - È difficile che il mondo di oggi capisca il nostro ruolo nella Chiesa e nella società, ma comunque sembra che adesso cominci a risvegliarsi nelle coscienze delle persone questa necessità della intimità con il Signore attraverso l’adorazione, forse perché cominciano a sentire la stanchezza delle cose inconsistenti. Lo costatiamo vedendo che tante persone vengono a fare preghiera nella nostra cappellina per respirare l’ambiente di pace e di preghiera che trovano in questo luogo, come loro stesse ci dicono.

 
D. - Qual è l’importanza e quali sono i frutti dell’adorazione eucaristica?

 
R. - L’adorazione eucaristica è importante quando è fatta in unione con Gesù, perché è Lui stesso che prolunga il Suo sacrificio in noi, e dunque ha il valore dell’azione del Dio-Uomo. I frutti per lo più sono nascosti alle contemplative, ma per fede abbiamo la certezza della sua divina efficacia e questo è ciò che conta. Ma è doveroso dire che gratificano molto le telefonate che giorno e notte riceviamo di persone che ci affidano le loro angosce, i loro malati e i loro desideri di incontrarsi con Dio, sapendo che tutte le loro intenzioni sono davanti al Santissimo.

 
D. - Quante siete e dove siete?

 
R. - Siamo più di 300 religiose sparse in vari Paesi: 21 case in Messico, dove siamo nate; una a Madrid, Spagna; una a Roma; una negli Stati Uniti; una nel Guatemala; 2 in Costarica e 1 nel Salvador. Qui a Roma, sull’Appia Nuova, 1468, al Km. 14, siamo una piccola comunità di 9 suore.







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