Oggi, Mercoledì delle Ceneri, la processione penitenziale e la Messa del Papa per
l’inizio della Quaresima, nella Basilica di Santa Sabina all’Aventino
Oggi, giorno di inizio della Quaresima, Benedetto XVI presiederà, alle ore 16.30,
una processione penitenziale, in occasione del Mercoledì delle Ceneri, dalla Chiesa
di Sant’Anselmo all’Aventino alla Basilica di Santa Sabina. Qui, il Papa celebrerà
la Messa con il rito di benedizione ed imposizione delle ceneri. All'inizio della
Quaresima, momento forte di conversione del cuore per ogni cristiano, ripercorriamo
nel servizio di Alessandro Gisotti alcune meditazioni di Benedetto XVI sul
questo tempo liturgico:
(musica)
Un
tempo privilegiato del “pellegrinaggio interiore verso Colui che è la fonte della
misericordia”. Nel suo primo Messaggio per la Quaresima, nel 2006, Benedetto XVI descrive
il periodo quaresimale come “un pellegrinaggio” in cui Gesù stesso “ci accompagna
attraverso il deserto della nostra povertà, sostenendoci nel cammino verso la gioia
intensa della Pasqua”. La Quaresima, ribadisce nell’udienza generale del Mercoledì
delle Ceneri dell’anno scorso, è la “stagione spirituale propizia per allenarsi con
maggior tenacia a cercare Dio, aprendo il cuore a Cristo”. Parole corredate da una
riflessione sul vero significato della conversione cristiana:
"Convertirsi
non è uno sforzo per autorealizzare se stessi, perché l’essere umano non è l’architetto
del proprio destino eterno. Non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi. Perciò l’autorealizzazione
è una contraddizione ed è anche troppo poco per noi. Abbiamo una destinazione più
alta (...) Conversione consiste nell’accettare liberamente e con amore di dipendere
in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall’amore. Questa non è dipendenza
ma libertà”.
Nel Messaggio per la Quaresima dell’anno
scorso, l’invito del Papa ai fedeli “a sostare con Maria e Giovanni, il discepolo
prediletto, accanto a Colui che sulla Croce consuma per l’intera umanità il sacrificio
della sua vita”. In questo tempo di penitenza e di preghiera, è l’esortazione del
Santo Padre, bisogna volgere lo sguardo a Cristo crocifisso che, morendo sul Calvario,
ci ha rivelato pienamente l’amore di Dio. Ecco come il Papa sottolinea la profondità
di questo sguardo, all’Angelus del 25 febbraio 2007, prima domenica di Quaresima:
“Guardando
Cristo, sentiamoci al tempo stesso guardati da Lui. Colui che noi stessi abbiamo trafitto
con le nostre colpe non si stanca di riversare sul mondo un torrente inesauribile
di amore misericordioso”.
La conversione del
cuore a Dio è, dunque, “la dimensione fondamentale del tempo quaresimale”. Il Papa
lo ribadisce nel Messaggio per la Quaresima di quest’anno, in cui sottolinea che la
carità evangelica “non è semplice filantropia”. L’elemosina, come la preghiera e il
digiuno, devono tendere ad una purificazione interiore. Così, il Papa il 21 febbraio
scorso, nella Messa per il Mercoledì delle Ceneri:
"Il
digiuno al quale la Chiesa ci invita in questo tempo forte, non nasce certo da motivazioni
di ordine fisico, estetico, ma scaturisce dall’esigenza che l’uomo ha di una purificazione
interiore che lo disintossichi dall’inquinamento del peccato e del male, lo educhi
a quelle salutari rinunce che affrancano il credente dalla schiavitù del proprio io,
lo renda più attento e disponibile all’ascolto di Dio e al servizio dei fratelli".