La Quaresima ci può aiutare a sconfiggere la violenza: così i vescovi dello Stato
messicano di Oaxaca-Antequera
“Il periodo quaresimale ci può essere di grande aiuto in queste ore così difficili.
Ci può anzitutto dare una mano a sconfiggere la violenza (…) per creare così le condizioni
necessarie alla difesa e alla promozione della vita, parte integrante del comandamento
dell’amore”. E' quanto affermano i vescovi dello Stato messicano di Oaxaca-Antequera,
arcivescovo José Luis Chávez Botello e il vescovo ausiliare Oscar Campos Contreras,
nel loro messaggio di ieri dopo la ripresa della violenza che, domenica scorsa, ha
superato un confine preoccupante: l’esecuzione extragiudiziaria di Alejandro Barrita
Ortiz, direttore della Polizia ausiliaria bancaria, industriale e commerciale. Lo
Stato di Oaxaca-Antequera, da alcuni anni, è uno dei più instabili del Messico a causa
di numerose realtà che s’intrecciano in un groviglio dove sono scomparsi, gradualmente,
i confini tra la violenza politica e quella delinquenziale e dove, inoltre, il “caudillismo”
politico ha creato un sistema clientelare basato sulla corruzione, l’intimidazione
e una vera “giustizia parallela”. I conflitti sociali e sindacali da diversi anni
sono all’ordine del giorno e le parti al posto del dialogo e del confronto tendono
spesso a privilegiare le “prove di forza”. Le vittime in questi anni sono state moltissime
e, come dicono i vescovi, “la vita non vale più nulla”. I presuli prendono spunto
da quest’ultimo tragico fatto per ribadire quanto hanno detto in questi anni: “Occorre
una vera conversione, poiché occorre un cambiamento di mentalità, eliminando tutte
le menzogne che si annidano nei cuori ma anche le idee che danneggiano la convivenza;
è necessario svuotare i cuori dai risentimenti, dai rancori, dalle corruzioni. Se
ogni famiglia lotta per consolidare questi valori, proponendoli ai figli nella loro
formazione, la luce della vita, della giustizia e della pace si aprirà strada e domani
potremmo contare su uomini e donne responsabili e onesti”. I vescovi ricordano poi
l’impegno della Chiesa al riguardo e ribadiscono: “Continueremo a dare il nostro contributo
con chiarezza per servire la vita, la giustizia e la pace”, poiché “a prescindere
del nostro modo di pensare e valutare le situazioni ingiuste e i fatti di violenza,
nessuno si può sottrarre allo sforzo congiunto in favore della riconciliazione, cosa
necessaria per ricostruire la nostra società e così sradicare ogni forma d’ingiustizia
e di violenza”. Infine, i presuli ricordano l’importanza della Quaresima e invitano
tutti i fedeli a “riflettere profondamente e seriamente su quanto sta accadendo per
trovare a tempo debito le risposte urgenti e necessarie”. (A cura di Luis Badilla)