La Comunità di Sant’Egidio festeggia i suoi 40 anni con una Messa presieduta dal cardinale
Bertone in San Giovanni in Laterano
Oltre 50 mila volontari in più di 70 Paesi: sono questi i numeri della Comunità di
Sant’Egidio che ha iniziato le sue attività il 7 febbraio del 1968 e che ieri sera
ha celebrato in una Messa 40 anni di attività nella Basilica papale di San Giovanni
in Laterano. A presiedere la liturgia il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone
che ha trasmesso il saluto, la benedizione e l’apprezzamento di Benedetto XVI per
l’associazione nata nel cuore di Trastevere. La Comunità di Sant’Egidio, ha detto
il porporato, attraverso il suo operato, ha saputo farsi “prossimo e buon samaritano
di coloro che sperimentano situazioni di disagio e di emarginazione sociale, spendendosi
al fianco di poveri, carcerati e malati". Il servizio di Tiziana Campisi:
Nata
“in un periodo storico turbinoso e complesso, in cui l’umanità … voleva costruire
se stessa e il mondo senza Dio o peggio contro di Lui”, la Comunità di Sant’Egidio
ha fatto della sua “passione per la comunicazione del Vangelo” una speranza per gli
altri, “si è fatta amore per tutti, specie per i più poveri”. E’ quanto ha sottolineato
il cardinale Tarcisio Bertone che ha ricordato l’impegno dell’associazione “per favorire
l’unità e la pace, in un cammino di dialogo tra religioni e culture”. Un impegno sostenuto
dalla preghiera, ha proseguito il porporato, personale e liturgica e che ogni sera
riunisce per i Vespri, a Santa Maria in Trastevere, parte della Comunità e quanti
cercano un momento di raccoglimento. Questa preghiera, ha detto il cardinale
Bertone, ha fatto scaturire tante opere di carità:
“Quando
rimane unito a Cristo e si lascia infiammare dal suo amore, il cuore dell’uomo si
dilata e abbraccia il mondo intero, specialmente i poveri. Ecco allora che i poveri
sono divenuti vostri amici e familiari qui a Roma e nel mondo. Essi fanno parte della
grande famiglia di Sant’Egidio, perchè non sono solo assistiti, ma vengono accolti
in un circuito di amicizia e di fraternità”.
Diverse le personalità
civili e religiose e gli esponenti politici che hanno preso parte alla celebrazione.
Al termine della Messa la Comunità di Sant’Egidio ha radunato amici e sostenitori
in un ricevimento. Tra gli ospiti anche il presidente della Repubblica Italiana Giorgio
Napolitano. Ritrovarsi nella Comunità di Sant’Egidio, ha affermato il capo
dello Stato, è come sentirsi in “un’oasi di raccoglimento e di rinnovato impegno attorno
a valori alti che dovrebbero guidare chiunque voglia dedicarsi in Italia al bene comune”.
Napolitano ha inoltre rivolto parole di riconoscimento per la “dedizione dimostrata
alla causa della pace e dei diritti umani” dall’associazione che ha definito con queste
parole:
“Una comunità ecclesiale e sociale che si impegna religiosamente,
culturalmente e civilmente. Vi ha mosso in questo impegno la vostra profonda, sincera,
ispirazione cristiana e vi ha mosso anche una grande intelligenza delle cose del mondo,
una capacità di guardare lontano, una capacità di portare il vostro messaggio, il
vostro contributo anche in altri continenti e, in modo particolare, in Africa”.
Dal
cardinale Tarcisio Bertone, infine, un augurio ai membri della Comunità di Sant’Egidio
per i 40 anni di attività insieme all’invito a coltivare la fede e a crescere nell’amore
“come uomini e donne di speranza”.