In Kenya, sospesa l’assistenza agli sfollati di Eldoret dopo nuove violenze
Dopo l’uccisione ieri ad Eldoret, in Kenya, di un altro parlamentare dell’opposizione
l’organizzazione ‘International medical corps’ ha temporaneamente sospeso il servizio
nell’area. I medici della squadra mobile di soccorso stavano visitando un centinaio
di sfollati in una chiesa a cinque chilometri dalla città, quando il deputato è stato
colpito a morte. “Riprenderemo la nostra attività – spiega all’agenzia Sir il responsabile
del team, Jeff Goodman – quando ce lo consentirà il livello di sicurezza”. Dall’inizio
delle violenze – ricorda poi Goodman – la chiesa ha ospitato più di 300 kenyani fuggiti
dagli scontri”. International medical corps gestisce, attualmente, piccole cliniche
mobili nell’area di Eldoret dove vivono circa 15 mila sfollati. La città è stata teatro
di un tragico lanciato contro la chiesa evangelica: lo scorso primo gennaio, almeno
cinquanta persone, tra le quali anche bambini, sono morte bruciate all'interno del
luogo di culto, dove si erano rifugiate per fuggire alle violenze post elettorali.
(A.L.)