Da oggi in vigore la Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri
umani
“Una pietra miliare” così Halvdan Skard, presidente del Congresso del Consiglio d’Europa,
ha accolto l’entrata in vigore, a partire da oggi, della Convenzione contro la tratta
degli esseri umani ratificata da 14 Paesi. Secondo le cifre rese note dallo stesso
Consiglio, sono oltre 60 mila le persone vendute in Europa di queste circa l’80% è
rappresentato da donne costrette poi, per almeno il 70%, ad una schiavitù di tipo
sessuale. Il restante 10% è invece destinato ai lavori forzati, alle adozioni illegali
ma anche al traffico di organi. La tratta rappresenta in Europa la terza attività
criminale più diffusa dopo il commercio di armi e droga. Per il segretario generale
del Consiglio d'Europa, Terry Davis, l’appuntamento di oggi rappresenta “una tappa
fondamentale in merito agli impegni adottati dai Paesi membri per affrontare questi
crimini”. Davis parla della Convenzione come di uno strumento efficace per mettere
fine alla “schiavitù moderna” ed invita altri Paesi ad una ratifica veloce per aumentare
le possibilità di contrasto alla tratta definita dal presidente dell’Assemblea parlamentare,
Lluis Maria de Puig, una “forma moderna e intollerabile di barbarie”.(B.C.)