2008-01-31 15:13:21

Rapporto dell'ONU sui bambini soldato: sono 12 i Paesi ancora colpiti da questo flagello


Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha annunciato un severo giro di vite per incrementare tutte le misure “necessarie” a fermare “il flagello” dei bambini soldato. Nella nuova relazione su infanzia e conflitti armati, il segretario generale dell’ONU sottolinea che è seriamente intenzionato a portare i responsabili di questo turpe reclutamento davanti ai giudici della Corte Penale Internazionale. L’impiego dei bambini nei conflitti armati – ricorda il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, ‘Avvenire’ – è ancora una pratica corrente in più di 12 Paesi. Le situazioni più allarmanti si registrano in Afghanistan, Repubblica Centrafricana, Filippine, Somalia e Uganda. Anche nell’ultima relazione dell’ONU, che si riferiva al periodo da ottobre 2006 ad agosto 2007, si denunciava una sistematica violazione dei diritti umani in questi Stati. Ora Ban Ki-moon chiede maggiori sforzi alla comunità internazionale e lo fa con le testimonianze di chi ha assistito a crimini perpetrati contro i bambini. Nella maggior parte dei casi, vengono rapiti nei campi profughi e poi restano vittime di violenze e stupri, durante i conflitti armati. Drammi molto frequenti anche in Sri Lanka, nel campi del nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, e in aree di guerra, come Iraq e Afghanistan. Nel rapporto dell’ONU, si denuncia infine che aumentano gli attacchi contro scuole e insegnanti. “Questi crimini – avverte il segretario generale delle Nazioni Unite – non si possono più tollerare”. (A.L.)







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