2008-01-31 15:35:07

Parrocchie e movimenti ecclesiali uniti nella missione evangelizzatrice della Chiesa: convegno a Roma


Seconda e ultima giornata oggi, presso il Centro Congressi Villa Aurelia, in Roma, del convegno “Parrocchie e nuova evangelizzazione. L’apporto di Movimenti Ecclesiali e Nuove Comunità”. Nella mattina l’intervento del cardinale vicario Camillo Ruini, mentre è atteso nel pomeriggio il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna. Il servizio di Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3


Rinnovare lo slancio missionario aprendo alla collaborazione con i movimenti ecclesiali. Questo l’invito rivolto alle parrocchie italiane e d’Europa dai partecipanti al convegno promosso a Roma dal Pontificio Istituto Pastorale Redemptor Hominis in collaborazione con la Comunità dell’Emmanuel. Un’esortazione a guardare alla Chiesa quale unità pluriforme, dove – citando il pensiero dell’apostolo Paolo – i carismi nella loro varietà, i diversi ministeri e le molteplici e differenti attività sono riconducibili ad un solo Spirito e un solo Dio. Realtà variegate e pur tutte impegnate a corrispondere al mandato di Cristo “Andate ed evangelizzate”, che affida alla Chiesa universale la missione apostolica. Il significato di questo compito nelle parole di mons. Malcom Ranjith, segretario per la Congregazione del Culto Divino, intervenuto all’incontro:

 
"Per natura la Chiesa è missionaria, perciò anche la parrocchia è missionaria. La missione è affidata da Cristo alla Chiesa universale e la Chiesa locale e la parrocchia diventano parte di questa missione. Essere missionaria significa cercare di avere un approccio, annunciando e testimoniando la salvezza in Gesù a tutti, non solo a quelli che sono cattolici o che sono andati via dalla Chiesa per varie ragioni, ma anche a tutti gli altri".

 
Nell’adempiere a questo mandato, ciascuna parrocchia trova sostegno nella collaborazione dei movimenti ecclesiali. Ancora mons. Ranjith:

 
"Ogni parrocchia dovrebbe utilizzare al massimo questi movimenti e i movimenti stessi devono pensare che loro non sono al di fuori della parrocchia, ma che devono stare all’interno di essa, al servizio della parrocchia e della missione".

 
Un’azione congiunta che riconosce nei carismi apostolici un “dono provvidenziale dello Spirito Santo”. Ascoltiamo Jean-Luc Moens, responsabile della Comunità dell’Emmanuel a Roma:

 
"Mi sembra importante che le parrocchie si aprano alle nuove realtà della Chiesa, che il Papa Giovanni Paolo II aveva chiamato 'le sorprese dello spirito'. Queste sorprese sono missionarie, sono un segno dello Spirito, perché lo Spirito è lo Spirito della missione. Dobbiamo, dunque, lavorare insieme per evangelizzare, perché è il compito che il Signore ci dà".

 
Un’evangelizzazione nuova dunque che segna un’evoluzione rispetto al passato. Lo spiega don Pigi Perini, della parrocchia di Sant’Eustorgio a Milano:

 
"Il Papa è stato esplicito: nuova nell’entusiasmo, nuova nei metodi, e perciò bisogna avere il coraggio di intraprendere, di incamminarsi sulle vie della novità, nella sua espressione. Anche il linguaggio deve essere attuale".

 
Nuovi compiti attendono dunque la Chiesa da poco affacciata nel Terzo millennio. Sfide che la vedranno forte dell’unità di tutti i membri.







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