Migliaia di persone ai funerali dell'arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Christodoulos
Migliaia di persone hanno partecipato oggi ai funerali dell'arcivescovo di Atene e
di tutta la Grecia Christodoulos, morto lunedì scorso all'età di 69 anni. Nel Paese
è stato proclamato il lutto nazionale per quattro giorni. Le esequie sono state presiedute
nella cattedrale della capitale greca dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo
I: presente anche una delegazione della Santa Sede guidata dal cardinale Paul Poupard,
presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, accompagnato da mons. Brian
Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.
Il Papa in un messaggio di cordoglio ricorda l’impegno ecumenico dell’arcivescovo
Christodoulos che aveva incontrato in Vaticano nel dicembre del 2006: una visita storica
che aveva rilanciato l’amicizia tra cattolici e ortodossi di Grecia. Ma sulla figura
di Christodoulos ascoltiamo mons. Dimitrios Salachas, consultore presso il
Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani e la Congregazione per le Chiese Orientali,
intervistato da Fabio Colagrande:
R.
– Si è adoperato per restituire voce alla Chiesa, per i problemi del Paese, difendendo
strenuamente i valori morali, l’eredità cristiana ortodossa della Grecia messi in
discussione proprio dalla laicità, dalla secolarizzazione, dalla globalizzazione che
segnano anche il nostro Paese. I suoi rapporti con la politica, lo Stato, i governanti
spesso tesi, miravano proprio a riportare nella pastorale della Chiesa di Grecia l’attenzione
per la soluzione dei problemi reali, culturali, economici dei poveri. E’ stato vicino
specialmente alla gioventù, ha portato i giovani alle chiese: “Venite come siete,
non vi preoccupate: la Chiesa vi ama!”. Lui ha percorso praticamente tutta la Grecia,
incontrando nelle scuole, ovunque, i giovani. Era molto attento a questa gioventù
che si allontanava dalla religiosità.
D. – Mons.
Salachas, come erano i rapporti di Christodulos con la Chiesa cattolica in Grecia?
R.
– C’è da notare che in tutti questi sette mesi di malattia dell’arcivescovo, i fedeli
cattolici hanno pregato per lui. La Chiesa cattolica di Grecia partecipa nella preghiera
al lutto della Chiesa ortodossa. Egli ha inaugurato degli ottimi rapporti e l’ha fatto
coraggiosamente, malgrado le reazioni di una buona parte della sua gerarchia e del
mondo dei monaci, specialmente. Ha ricevuto diverse volte la Conferenza episcopale
cattolica; non dimentichiamo che Christodulos aveva compiuto i suoi studi in una scuola
cattolica e così ha aperto a buoni rapporti in diverse parti, in diverse isole dove
i cattolici sono presenti in buon numero. I rapporti sono ottimi, con i nostri fratelli
e con la gerarchia locale: ricordiamo l’accoglienza – sia pure con tante difficoltà
– del compianto Pontefice Giovanni Paolo II ad Atene, sull’areopago, e la dichiarazione
di comune impegno per i valori cristiani dell’Europa; lo ha ripetuto – Christodulos
– anche durante l’incontro con il Santo Padre Benedetto XVI ... Tutti questi sono
eventi che hanno accresciuto l’apertura della Grecia verso il mondo cristiano europeo
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