Sri Lanka: esplode su una mina un bus scolastico. Per il vescovo di Mannar questi
atti sono un crimine contro l'umanità
"Uccidere civili e bambini è un crimine contro l’umanità. Non sappiamo più dove ci
porterà questo conflitto. Urge una soluzione. Urge la pace”: così monsignor Joseph
Rayappu, vescovo di Mannar nel nordovest del paese, commenta e conferma all'Agenzia
Misna l’esplosione su una mina di un autobus scolastico avvenuta oggi nella zona di
Madu, nella sua diocesi. Secondo un bilancio ancora da confermare, nell’esplosione
sarebbero morte almeno 11 persone. Tra le vittime figurano alcuni bambini e tra i
feriti anche una suora della Santa Famiglia, che insieme ad altri religiosi si trovava
sul mezzo, in territorio tamil. “Nella mia diocesi - dice ancora monsignor Rayappu
- si contano circa 25.000 sfollati, in fuga dai combattimenti quasi quotidiani” tra
esercito di Colombo ed i separatisti delle Tigri tamil. Da alcune settimane si è inasprito
il conflitto: il governo del presidente Mahinda Rajapakse è deciso più che mai a sconfiggere
con le armi la ribellione nata nel 1975 a sostegno della minoranza tamil del nord
e dell’est. Dopo un fine settimana segnato da decine di morti tra i combattenti, anche
ieri sera erano stati registrati bombardamenti dell’aviazione governativa e altri
scontri. (R.P.)