2008-01-28 14:48:39

Vietnam: ad Hanoi continua la preghiera dei cattolici nel giardino della nunziatura di cui la Chiesa rivendica la proprietà


Più di 3 mila cattolici si sono radunati anche ieri a pregare nel giardino della nunziatura apostolica di Hanoi per chiedere la restituzione dell’antica sede apostolica, sequestrata dal governo nel 1959 e che le autorità vietnamite vogliono utilizzare per costruire ristoranti e night club. Intanto l’arcivescovo di Hanoi, mons. Joseph Ngô Quang Kiệt ha diramato oggi un comunicato in cui rivendica il diritto dei cattolici a manifestare in un’area della Chiesa cattolica, sottratta ingiustamente dallo Stato. Sabato scorso il Comitato del popolo di Hanoi ha emesso un comunicato, minacciando “azioni estreme” se le manifestazioni e il sit in - che continua dal 23 dicembre scorso – non termineranno. La dichiarazione a firma della vice-presidente Ngo Thi Thang Hang, esige dall’arcivescovo della città di ordinare ai cattolici di togliere la statua della Madonna, presente nel giardino della nunziatura, e la croce che i fedeli hanno piantato davanti all’entrata dell’edificio. Ieri in tutte le messe nella capitale, i cattolici sono stati informati sull’ultimatum. Ma nonostante ciò, essi hanno deciso di manifestare ancora davanti alla nunziatura, con canti e preghiere. Oggi l’ufficio dell’arcidiocesi di Hanoi ha emesso un comunicato in cui si criticano i media statali di non presentare in modo “accurato” gli eventi di questi giorni. L’arcivescovado, ricordando che la Costituzione vietnamita  difende la libertà religiosa e i luoghi di preghiera, sostiene che “il governo non ha alcuna prova che la Chiesa del Vietnam gli ha donato l’edificio, né vi è un decreto di confisca. Essa è perciò ancora proprietà della diocesi”. Da questo punto di vista, i raduni e le preghiere su una proprietà della Chiesa sono perfettamente legali e non possono essere interpretati come “raduni illegali su aree pubbliche”. Anche la statua della Vergine e la croce “erano lì in origine. I fedeli – precisa il comunicato dell’arcivescovado - li hanno solo riportati dove erano prima”. (R.P.)







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