Lutto nel mondo cristiano per la morte dell’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia,
Christodoulos, protagonista nel dialogo ecumenico
E' morto questa mattina, l'arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Christodoulos,
spentosi all’alba nella sua casa. Protagonista del dialogo ecumenico: un anno fa in
Vaticano, lo storico incontro con Benedetto XVI. I suoi funerali si svolgeranno giovedì
31 gennaio nella cattedrale di Atene, dove il corpo dell’arcivescovo Christodoulos
sarà trasportato in giornata perché i fedeli possano nei tre giorni di lutto nazionale
rendere omaggio alle sue spoglie. Il servizio di Roberta Gisotti:
Aveva
69 anni ed era malato di tumore, l’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia. Lo piange
un’intera nazione per la quasi totalità di religione cristiana ortodossa. Solo un
anno fa, il 14 dicembre 2006, il “bacio fraterno della carità” scambiato da sua beatitudine
Christodoulos con Benedetto XVI, per la prima volta in visita ufficiale al Papa e
alla Chiesa di Roma, dopo avere accolto calorosamente nel maggio 2001 Giovanni Paolo
II, a sua volta primo pontefice a toccare il suolo ellenico, dopo lo scisma del 1054.
Due incontri memorabili nella storia - sovente dolorosa dei rapporti tra Roma ed Atene
- per ravvivare “la grande tradizione cristiana” sorta e sviluppatasi in quel glorioso
Paese - come Benedetto XVI aveva definito in quell’occasione la Grecia - e per affrontare
insieme, gli aveva fatto eco l’arcivescovo Christodoulos, “i problemi del mondo attuale”,
in particolare per arginare la corrente “che propugna la progressiva scristianizzazione
del Continente europeo e mira all’esclusione della Chiesa dalla vita pubblica e la
sua marginalizzazione sociale”. La sua firma resta impressa nella Dichiarazione comune
sottoscritta con Benedetto XVI per “superare nell’amore” “le tante difficoltà e le
esperienze dolorose del passato”, “in vista di ristabilire la piena unità dei cristiani”. Per
alcuni Christodoulos “era un conservatore e tradizionalista ma la sua tradizione era
quella del Vangelo”, cosi ha commentato il presidente della Conferenza episcopale
greca, mons. Franghiskos Papamanolis. “Attendiamo, ora, con ansia - ha proseguito
- quello che lo Spirito vorrà suscitare per il prosieguo del cammino ecumenico intrapreso
e dal quale non si può tornare indietro. Le difficoltà non mancano ma la speranza
non deve abbandonarci”.
Per tracciare un profilo di Sua Beatitudine Christodoulos,
Giovanni Peduto ha interpellato mons. Eleuterio Fortino, sottosegretario
del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani:
R.
– Un uomo di Chiesa, che ha amato il suo popolo e dedicato con generosità il suo servizio
pastorale, prima come vescovo locale, come metropolita di Volos, e poi come arcivescovo
di Atene e primate della Chiesa di Grecia. Ha prudentemente, ma in modo progressivo,
promosso un contatto reale con tutte le categorie della Chiesa. Il suo interesse era
di riportare nella pastorale della Chiesa di Grecia l’attenzione per la soluzione
dei problemi reali, culturali, economici, sociali e soprattutto religiosi.
D.
– Cosa può dirci, mons. Fortino, sull’opera, sull’impegno ecumenico di Christodoulos
e sui suoi incontri, prima con Giovanni Paolo II e poi con Benedetto XVI?
R.
– Rimarrà di lui l’impressione fondata che ha promosso i contatti della Chiesa di
Grecia con il mondo cristiano. Lo ha fatto in modo progressivo e prudente. In questo
contesto, per quanto riguarda le relazioni con Roma, si può dire che abbia operato
nello stesso senso.