CUBA/SPAGNA 103 SACERDOTI SPAGNOLI MISSIONARI IN aMERICA lATINA
103 sacerdoti spagnoli missionari in 20 paesi dell’America Latina
L’AVANA,
25gen08 - Primi bilanci della recente riunione a L’Avana dei sacerdoti dell’Opera
di Cooperazione sacerdotale ispanico-americana (OCSHA). Vi hanno partecipato 103
sacerdoti spagnoli, missionari in 20 paesi dell’America Latina. Due le relazioni che
hanno fatto da guida all’incontro. Una di mons. José Felix Perez Riera, segretario
aggiunto della Conferenza episcopale cubana, e l’altra di mons. Ramon Del Hoyo,
presidente della commissione episcopale delle Missioni e della Cooperazione tra le
Chiese. Presente anche l’arcivescovo de L’Avana, il card. Jaime Ortega Alamino. Nel
suo intervento, mons. Perez Riera ha offerto un’analisi del cammino della Chiesa cubana
dagli anni ’50 fino ad oggi, passando in rassegna i momenti più significativi, quali
la Rivoluzione nazionalista del 1959 e la Dichiarazione marxista-leninista del 1961,
l’espulsione in clandestinità di 161 sacerdoti. Nonostante tutto, sono state raggiunte
importanti tappe soprattutto a partire dagli anni ’80, anche attraverso l’elaborazione
di piani pastorali messi in atto da sacerdoti giunti a Cuba come missionari. Attualmente
inseriti nella pastorale ordinaria della Chiesa cubana operano stabilmente una ventina
di sacerdoti. Mons. Perez Riera ha altresì ricordato la storica visita compiuta da
Giovanni Paolo II nel1989, “un momento di crescita – ha detto - che ha comportato
l’incremento di religiosi e di laici impegnati in processi di formazione”. A febbraio,
a distanza di dieci anni dall’evento, a Cuba si recherà il Segretario di Stato, Card.
Tarcisio Bertone. La relazione di Mons. Del Hoyo ha invece esaminato la situazione
della Chiesa in Spagna. Il presule ha manifestato la sua preoccupazione soprattutto
per la debolezza della fede in alcuni ambiti sociali e per la diminuzione delle vocazioni
missionarie. (Fides-VOLPE)