KINGHSIEN, 25gen08 - Il 16 gennaio scorso è deceduto, nell’ospedale di Jizhou, mons.
Mattia Chen Xilu, vescovo di Kinghsien (Jingxian/Hengshui), nella provincia cinese
di Hebei. La salma di mons. Mattia Chen Xilu è rimasta esposta nella cattedrale di
Jingxian, dove ogni giorno sono state celebrate Sante Messe ed è stato recitato il
Santo Rosario. I solenni funerali si sono svolti, martedì scorso, presieduti da mons.
Pietro Feng Xinmao, suo Coadiutore. Mons. Feng era assistito dai vescovi Giuseppe
Li Liangui di Sienhsien (Xianxian), e Pietro Fang Jianping, Coadiutore di Yüngping
(Yongping/Tangshan). Hanno partecipato all’Eucaristia e al corteo funebre tutti i
sacerdoti e le religiose della diocesi di Kinghsien, un centinaio di seminaristi dell’Hebei
e circa duemila fedeli. Mons. Mattia il prossimo febbraio avrebbe compiuto 80 anni
Il presule era nato infatti il 6 febbraio del 1928, in una famiglia cattolica da
generazioni. A 15 anni entrò nel seminario minore di Jingxian e proseguì gli studi
in quelli di Tianjin e di Pechino. Dopo un anno trascorso come maestro di scuola elemtare
a Pechino, il giovane Chen entrò, a 22 anni, nel seminario maggiore di Shanghai e
il 18 maggio del 1955 fu ordinato sacerdote per le mani dell’allora mons. Ignazio
Kung Pigmei, futuro cardinale. Il novello prete, dopo l’ordinazione lavorò come medico
nella clinica generale di Jingxian, dedicando parte del suo tempo all’evangelizzazione.
Trentenne venne condannato, con l’accusa di propaganda religiosa, a sette anni di
prigione e tre di lavori forzati. Aveva 41 anni, quando don Mattia poté fare ritorno
al suo paese natale, ma fu nuovamente condannato a dieci anni di lavori forzati. Nel
1979, in parte riabilitato, gli fu permesso di insegnare inglese nella scuola media
del suo villaggio. Don Mattia svolgeva, per quanto possibile in quel tempo, la sua
missione pastorale nei giorni di sabato e di domenica, viaggiando, anche come venditore
ambulante se necessario, per trovare i fedeli che erano stati dispersi e per evangelizzare
nei villaggi e nelle famiglie. L’anno successivo, a 52 anni di età, grazie ad una
maggiore tolleranza verso la religione, poté riprendere apertamente l’attività pastorale.
Di quel periodo si ricordano il suo impegno a favore del dispensario di Jingxian e
l’apertura di una grande clinica oculistica, la Catholic Xi Lu Optical. Persone che
collaboravano con lui in quel periodo, definirono don Mattia un sacerdote gentile
e zelante, teologicamente ben preparato e abile nell’amministrazione, leale e capace
di difendere i diritti della Chiesa. Era Vicario Generale della Diocesi quando fu
informato della sua candidatura all’episcopato: pur confessando di “non avere virtù
per divenire vescovo”, si disse “pronto ad obbedire a qualsiasi cosa deciderà la Santa
Sede”. Il 28 ottobre 1996, a 68 anni, don Mattia fu consacrato Vescovo Coadiutore
di Kingshien per assistere mons. Pietro Fan Wenxing, al quale egli succedette tre
anni dopo. Il 12 marzo del 2002 fu colpito da un’emorragia cerebrale, che lo costrinse
a letto in coma, e da allora, per sei anni, non ha più ripreso conoscenza. Dal 6 gennaio
del 2004 il governo della Diocesi era intanto passato nelle mani del suo Coadiutore,
mons. Feng. (Fides-MANCINI)