Uno studioso islamico ad AsiaNews: la Lettera dei 138 invita ogni musulmano al dialogo
per la pace
Interpella ogni musulmano la Lettera aperta inviata al Santo Padre e agli altri leader
cristiani, in occasione della fine del Ramadan nell’ottobre scorso, da 138 eminenti
personalità musulmane. Ad ogni credente islamico chiede di “riflettere sulla propria
fede” per favorire l’apertura al dialogo e alla pace. Lo afferma Ali Aiyub, musulmano,
direttore del Silsilah Dialogue Institute di Zamboanga, nelle Filippine, in una “riflessione”
inviata ad AsiaNews. Il documento – scrive Aiyub – “rappresenta una pietra miliare
nella storia dell’Islam nel mondo moderno” giacché “chiama i credenti a riaccendere
e rivivere le nostre strade, i nostri rispettivi sistemi di fede” per trovare “una
convergenza” di fronte alle sfide, ai conflitti mondiali, alle divisioni fra nord
e sud del mondo e alla distruzione della madre terra. Il documento “è un segno di
speranza” continua Aiyub, poiché l’invito al dialogo si fonda sul sentimento, comune
a cristiani e musulmani, di amore verso Dio e verso il prossimo: presupposto che consente
di instaurare rapporti fondati sul rispetto reciproco e sul sentimento di solidarietà
e mutuo sostegno. Secondo lo studioso islamico, la portata innovatrice del testo ne
consentirebbe il paragone con il Concilio Vaticano II, che all’interno della Chiesa
cattolica seppe promuovere il rinnovamento dei costumi e l'aggiornamento della disciplina
ecclesiastica. (C.D.L.)