STATI UNITI La sentenza Roe-Wade incompatibile con la dignità umana, afferma il card.
Rigali a Veglia per la Vita
WASHINGTON, 23 gen ’08 - A Washington, migliaia di attivisti dei movimenti
pro-vita hanno partecipato martedì all’annuale Marcia per la vita promossa dalla Conferenza
episcopale degli Stati Uniti (USCCB) nell’anniversario della sentenza “Roe-Wade” che
il 22 gennaio 1973 ha liberalizzato l’aborto. “Costruisci l’unità sui principi della
vita in tutta l’America, senza eccezioni e senza compromessi!” è stato lo slogan
di questa 35ª edizione. La marcia è stata preceduta dalla tradizionale Veglia di preghiera
per la Vita nel Santuario nazionale dell'Immacolata Concezione. A presiedere la Santa
Messa di apertura è stato il card. Justin Rigali, presidente dell’Ufficio per le attività
pro-vita della USCCB. Nell’omelia l’arcivescovo di Philadelphia ha ribadito “l’incompatibilità”
della sentenza della Corte Suprema con la dignità della persona umana: “È una decisione
che non deve, non può stare in piedi e non resterà in piedi”, ha detto tra gli applausi
il porporato. Egli ha quindi esortato i fedeli a dare, ciascuno nel proprio piccolo,
il loro contributo alla battaglia per la vita: “Quando perseguite la santità e usate
i carismi che Dio vi ha donato perché sia fatta la Sua volontà nella vostra vita,
date un potente contributo a quel Regno a cui tutti aspiriamo, dove non ci sarà più
dolore e morte. Certamente non l’aborto, l’eutanasia, il suicidio assistito, gli
embrioni congelati trattati come merce e la distruzione della vita umana in nome della
scienza”. La Veglia di preghiera si è conclusa la mattina alle 6,30 con una liturgia
presieduta dal card. Daniel N. Di Nardo, arcivescovo di Galveston-Houston. La giornata
di martedì è quindi proseguita con altre manifestazioni e celebrazioni culminate nella
Marcia per la Vita che ha preso il via a mezzogiorno lungo il National Mall in direzione
della Corte Suprema e del Campidoglio. (Marchforlife.org; Usccb.org; CNS – ZENGARINI)