Messaggio dei vescovi italiani per la 12.ma Giornata mondiale della vita consacrata
"Lo Spirito Santo, che ha realizzato perfettamente questo in Gesù, trasformi anche
la vostra vita in un’offerta bella, luminosa, gradita a Dio!". E’ l’auspicio che
la commissione episcopale italiana per il clero e la vita consacrata rivolge a religiosi,
religiose, sacerdoti, diaconi e fedeli laici, in occasione della 12.esima Giornata
mondiale della vita consacrata che, come ogni anno, si celebra il 2 febbraio, festa
della Presentazione del Signore. Un occasione in cui ogni diocesi, scrivono i vescovi,
è invitata a ringraziare Dio per il dono di consacrati e consacrate alla Chiesa e
al mondo. Come ha ricordato di recente Benedetto XVI, si legge nel loro messaggio,
“appartenere al Signore vuol dire essere bruciati dal suo amore incandescente, essere
trasformati dallo splendore della sua bellezza”. Una vocazione grande, dunque, messa
in pericolo dall’insidia della mediocrità, dell’imborghesimento e della mentalità
consumistica, mentre, sono ancora parole del Papa: “il Signore vuole uomini e donne
liberi, non vincolati, capaci di abbandonare tutto per seguirLo e trovare solo in
Lui il proprio tutto”. Proprio per non rischiare di conformarsi alla mentalità del
mondo, raccomandano i presuli, è necessaria l’assidua frequentazione della Parola
di Dio insieme alla partecipazione quotidiana al Mistero Eucaristico. Così facendo,
si impara ad assumere lo stile di vita di Cristo casto, povero e obbediente, umile
e sobrio, proteso alla carità. La vita consacrata diventa così luminosa testimonianza
profetica, presenza incisiva all’interno della Chiesa e profezia paradossale e affascinante
in un mondo disorientato e confuso. E i vescovi citano un passo dell’enciclica “Spe
salvi” dove si sottolinea la necessità di questa presenza. Scrive infatti il Papa:
“Certo, Gesù Cristo è la luce per antonomasia, il sole sorto sopra tutte le tenebre
della storia. Ma per giungere fino a Lui abbiamo bisogno anche di luci vicine, di
persone che donano luce traendola dalla sua luce ed offrono così orientamento per
la nostra traversata.” (A cura di Adriana Masotti)