In calo le borse europee dopo la decisione della BCE di non tagliare il costo del
denaro
Le borse europee invertono la rotta dopo il lunedì nero che ha spinto la Federal Reserve
ad abbassare il costo del denaro. Stamani, è intervenuto anche il presidente della
Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, che ha confermato come l'obiettivo prioritario
della BCE sia quello di combattere l'inflazione. Il servizio di Benedetta Capelli:
Dal
segno più al meno nel giro di poche ore per le borse europee. A provocare l’oscillazione
sono state le dichiarazioni del presidente della BCE, Trichet, che, davanti al parlamento
europeo, ha ribadito la necessità di tenere il livello dei tassi di interesse ancorato
all’inflazione. Escluso dunque un taglio del costo del denaro in Eurolandia, come
invece ieri aveva fatto la Banca Centrale americana con una decurtazione dello 0,75
per cento. Una decisione che aveva provocato immediate ripercussioni soprattutto sulle
borse asiatiche, per due giorni in caduta libera, e per una ripresa che si era sentita,
sempre ieri e anche stamani, pure in Europa. Londra, Francoforte, Parigi, Milano sono
partite oggi in positivo e poi dopo l’audizione di Trichet hanno rallentato la corsa.
Nel suo intervento, il numero uno di Eurotower ha anche ammonito le banche perché
non sottovalutino i pericoli derivanti dalla crisi dei mutui subprime ed ha
poi confermato l’esistenza di “rischi al ribasso” per l’economia dell’UE. Intanto,
a fine mattinata gli indici europei hanno proseguito in deciso calo con Francoforte
che ha ceduto il 3,34% e in discesa del 2% su tutte le altre piazze europee. Le parole
di Trichet stanno pesando inoltre, secondo alcuni operatori, anche sui futures
di Wall Street che al momento preannunciano un’apertura in deciso ribasso. Iran-nucleare L’Iran
è intenzionato a portare avanti il suo programma nucleare perché le sanzioni non servono
a nulla. E’ quanto ha dichiarato il presidente, Ahmadinejad, all’indomani della decisione
di inasprire le misure nei confronti di Teheran, presa ieri sera a Berlino, dal gruppo
dei 5+1, cioè i ministri degli Esteri delle cinque grandi potenze con diritto di veto
all’ONU e la Germania. Nella terza bozza di risoluzione, che va ancora affinata, sono
inseriti anche i negoziati diretti con la Repubblica islamica. Intanto, il negoziatore
iraniano per il nucleare, Said Jalili, parlando al Parlamento europeo ha sottolineato
come la “forza e la determinazione contro l'Iran" non paghi. Stasera, è in programma
un colloquio con l'Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell’Unione
Europea, Javier Solana.
Afghanistan Ennesimo attentato suicida in
Afghanistan. A Khost, un uomo si è fatto esplodere in un ristorante ferendo tre persone.
L’obiettivo dell’attacco erano i militari afghani che si trovavano nelle vicinanze.
Nel Paese, intanto, è stata decisa la condanna a morte per un giornalista accusato
di blasfemia. Secondo la famiglia del reporter, è stato celebrato un processo “sommario”.
Italia-politica Nel pomeriggio, è previsto il voto di fiducia alla
Camera per il governo Prodi, atteso poi domani dalla difficile prova del Senato dove
l’esecutivo non sembra avere la maggioranza. L’UDEUR ha infatti confermato il suo
no alla fiducia e secondo il leader dell’opposizione, Silvio Berlusconi, la formazione
di Clemente Mastella entro oggi confluirà nel centrodestra: ipotesi tuttavia smentita
dai diretti interessati. Intanto, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
durante il suo discorso a Montecitorio per ricordare i 60 anni della Costituzione,
ha parlato di “momento di acuta crisi”. Il capo dello Stato ha sottolineato la necessità
di cambiamenti. “Le forze politiche - ha affermato - avviino un confronto realistico
senza calcoli contingenti”.
Italia-rifiuti Tensione nel napoletano,
teatro dell’emergenza rifiuti. Proteste e blocchi si sono verificati soprattutto a
Melito, dove è stata bloccata la circolazione. Nella notte, molti cassonetti sono
stati dati alle fiamme e ieri una donna è rimasta ferita nelle manifestazioni contro
la riapertura della discarica di Villaricca. Nel frattempo, il supercommissario, Gianni
De Gennaro, ha detto di voler dialogare con tutti, anche se alla fine deciderà con
determinazione.
Unione Europea-clima E’ stato approvato dalla Commissione
Europea il piano per la lotta ai cambiamenti climatici. Si tratta di un pacchetto
di norme per mettere in pratica gli impegni assunti lo scorso anno, e cioè una riduzione
delle emissioni di Co2 del 20% entro il 2020, un aumento della quota di energia prodotta
da fonti rinnovabili del 20% ed un aumento della quota di utilizzo di biocarburanti
nel settore trasporti del 10%.
Kosovo La Russia torna a bocciare
l’eventuale indipendenza del Kosovo. Secondo il ministro degli Esteri, Lavrov, ciò
potrebbe creare “un precedente oggettivo per circa 200 zone in vari Stati del mondo”.
Il titolare della diplomazia russa ha anche criticato l’interpretazione “scorretta”
della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell’ONU, aggiungendo che “non è
serio cercare di risolvere il problema del Kosovo basandosi su una formula primitiva”.
Intanto, il premier kosovaro, Thaci, è a Bruxelles per una due giorni di colloqui
con i responsabili della NATO e delle istituzioni europee.
Kenya Proseguono
le violenze post-elettorali in Kenya, dopo la riconferma del presidente Kibaki. Altre
sette persone sono morte nella notte, in seguito a nuovi scontri. L’opposizione, guidata
da Odinga, ha deciso di annullare la manifestazione di protesta prevista per domani
su invito dell’ex segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, giunto nel Paese africano
per mettere fine ai disordini.
Zimbabwe E’ durato qualche ora il
fermo del principale leader del partito d’opposizione in Zimbabwe. Morgan Tsvangirai
era stato bloccato dalla polizia che chiedeva spiegazioni sulla manifestazione di
oggi ad Harare. L’iniziativa ha l’obiettivo di fare pressioni sul presidente Mugabe
per una nuova Costituzione, che garantisca libere elezioni. A marzo, si voterà in
ZImbabwe per il rinnovo del parlamento e per scegliere il nuovo capo dello Stato.
Uganda E’ stato ucciso il braccio destro di Joseph Kony, capo dei
ribelli nel nord Uganda. L’uomo, Vincent Otti, era considerato una spia. A confermare
la notizia, anche il vice-presidente del Sudan meridionale, Riek Macha, da Juba dove
sono in corso i negoziati tra i ribelli e il governo ugandese. Somalia Tensione
anche in Somalia, dove colpi di mortaio sono stati sparati contro la residenza del
primo ministro, Nur Hassan Hussein, a Mogadiscio. Proprio oggi è in programma un incontro
con il commissario per la Pace e la Sicurezza dell’Unione Africana.
Indonesia-terremoto Una
persona è morta e altre 5 sono rimaste ferite nella scossa di terremoto di magnitudo
6.2 della scala Richter che si è verificata ieri sulle coste occidentali dell'isola
di Sumatra, in Indonesia. L'epicentro è stato localizzato a 24 chilometri a ovest
dell'isola di Nias. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 23
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