Caritas kenyana e Caritas italiana insieme per sostenere la crisi umanitaria in Kenya
Caritas Kenya, con il sostegno di Caritas italiana e di tutta la rete internazionale,
continua a fornire aiuti umanitari alle vittime delle violenze scoppiate subito dopo
le contestate elezioni dello scorso 27 dicembre. Dopo una prima distribuzione di vettovaglie
a circa 60 mila persone, la Caritas lancia ora un appello alla rete internazionale
per 1,8 milioni di euro per i prossimi tre mesi. Ci sono circa 255 mila sfollati che
hanno dovuto lasciare le proprie case bruciate e distrutte e che hanno bisogno di
un’immediata assistenza umanitaria. “La maggioranza di queste persone - dice Stephen
Kituku, coordinatore dei programmi di emergenza di Caritas Kenya - sono donne e bambini
che non hanno abbastanza cibo e un riparo dove proteggersi e molti ancora dormono
nelle Chiese o nelle stazioni di polizia”. Caritas Kenya prevede di assistere 30 mila
persone nelle province della Rift Valley, Ovest e Nyanza con un intervento che mira
a garantire accesso al cibo e all’acqua potabile specialmente a donne incinte e persone
malate di Aids. Caritas italiana, nell’auspicare una soluzione della crisi che ponga
fine agli scontri in atto, continua a sostenere gli sforzi di Caritas Kenya e cerca
nel frattempo di potenziare i progetti già avviati da anni a Nairobi, e nella diocesi
di Bungoma. Caritas italiana sostiene inoltre un progetto per la riabilitazione e
il reinserimento di giovani dopo un periodo di detenzione in un riformatorio giovanile
a Nairobi: una casa di accoglienza li ospita, fornendo loro formazione professionale
e supporto psicologico. Per sostenere gli interventi si può visitare il sito www.caritasitaliana.it.
(C.C.)