Romania: il patriarca della Chiesa ortodossa si è recato in una cattedrale cattolica
per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
Il Patriarca della Chiesa ortodossa rumena, Daniel Ciobotea, per la prima volta nella
storia delle relazioni ecumeniche della Romania si è recato in una cattedrale cattolica,
quella di Iaşi, nel nord-est del Paese, in occasione dell’inizio della Settimana di
preghiera per l’unità dei cristiani. Il Patriarca rumeno nella sua omelia si è soffermato
sull’amicizia personale che lo lega da molto tempo al vescovo di Iaşi, mons. Petru
Gherghel, sottolineando la necessità di “intensificare la preghiera per l’unità non
una settimana soltanto”, ma possibilmente tutto l’anno, facendola diventare “una pratica
quotidiana”. Il Patriarca della Chiesa Ortodossa rumena ha poi affermato che “il movimento
di recupero dell’unità dei cristiani nel ventesimo secolo ha aiutato le Chiese a superare
il loro provincialismo”, aggiungendo che questo “porta le Chiese a pensare nella fraternità,
non una contro un’altra”. Dal canto suo, sulla scia della Terza Assemblea Ecumenica
di Sibiu, ospitata proprio dalla Romania nel settembre scorso, mons. Gherghel ha ribadito
le parole di Benedetto XVI in riferimento alla natura irreversibile dell’opzione ecumenica
della Chiesa Cattolica. Suggestiva, infine, la partecipazione dei due cori, quello
della chiesa cattolica e quello della cattedrale ortodossa, i quali hanno cantato
insieme i medesimi canti liturgici delle due tradizioni cristiane: un segno inequivocabile
che questa Settimana di preghiera per l'unità può trasformare i cuori dei credenti
in altrettanti strumenti di fratellanza e unità tra uomini, popoli e Chiese. (A.D.
- E.B.)