2008-01-21 15:11:13

Rivitalizzare la fede e pregare per l’unità dei cristiani: il programma dell’Anno Paolino, illustrato dal cardinale Cordero Lanza di Montezemolo


2000 anni dopo la nascita dell’Apostolo delle genti, la Chiesa celebrerà l’Anno paolino, dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009. Presentato stamane in Sala Stampa vaticana il programma di questo grande evento ecclesiale ed anche ecumenico. A tale proposito, il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura, centro delle manifestazioni, ha annunciato una lettera di invito per la cerimonia di apertura - firmata insieme al cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani - che verrà inviata ai massimi esponenti della cristianità. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3
 
L’annuncio al mondo di un Anno giubilare dedicato a San Paolo era stato dato da Benedetto XVI il 28 giugno scorso, nella memoria bimillenaria dell’Apostolo delle genti, "particolarmente impegnato a portare la Buona Novella a tutti i popoli", totalmente prodigatosi - aveva sottolineato il Papa – “per l’unità e la concordia di tutti i cristiani”. E presto avremo dal Santo Padre, anche un documento di indizione di questo Anno Paolino, dove saranno stabiliti gli scopi e i benefici spirituali per i fedeli. Così ha anticipato il cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura, illustrando alla stampa il fitto programma di iniziative di tipo pastorale, religioso-culturale, artistico, editoriale, riguardo i pellegrinaggi ed infine ecumenico. Un’occasione preziosa per riscoprire San Paolo, la sua vita, i suoi viaggi, i suoi scritti, approfondire i suoi insegnamenti, visitare la sua tomba e i luoghi paolini, a Roma, in Grecia ed in Turchia e rivivere i primi tempi della Chiesa ma anche, ha suggerito il porporato, un’occasione per l’uomo di oggi:

“Permetterà di rivitalizzare la nostra fede, il nostro ruolo nella Chiesa di oggi, alla luce dei suoi insegnamenti ed infine permetterà di pregare e di operare per l’unità di tutti i cristiani in una Chiesa che sia unita e che sia vero Corpo mistico di Cristo”.

 
Sul piano ecumenico, tante saranno le iniziative, ha aggiunto il priore dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura, il reverendo dom Johannes Paul Abrahamowicz:

“Non vogliamo prevedere troppo perché siamo su un campo di crescita, di cambiamento, di conversione di tutti quanti all’unità. Quando abbiamo iniziato a chiederci cosa fare, abbiamo deciso che il primo programma è di non fare un programma, ma di aprire gli occhi. E quindi abbiamo visto tanti pellegrini di altre confessioni, siamo andati da loro e abbiamo parlato. E da qui che nascono poi le singole iniziative”.

Altra novità sarà la trasformazione della Cappella del Battistero, collocata tra la Basilica ed il Chiostro, in Cappella ecumenica, per offrire ai fratelli cristiani un luogo speciale di preghiera anche insieme ai cattolici, ha spiegato il cardinale Cordero Lanza di Montezemolo, ricordando come il Battesimo sia il sacramento che unisce tutti coloro che credono in Cristo.







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