Incontro di esponenti religiosi a Bangkok, in Thailandia, sulle sfide poste dalla
diffusione dell’AIDS
Circa 100 rappresentanti di organizzazioni cristiane, buddiste, indù e musulmane,
provenienti dall’Asia orientale e dalla costa del Pacifico si sono incontrati nei
giorni scorsi a Bangkok per discutere sulle sfide religiose e culturali da affrontare
nella lotta all’AIDS. Come riporta l’agenzia UCANEWS, l’evento, intitolato “I bambini
e l’AIDS”, è stato organizzato dall’UNICEF. “Nella prevenzione dell’AIDS – si legge
in un comunicato - non vogliamo porre limiti basati sui nostri valori culturali per
andare incontro alle necessità di chi è più a rischio, specialmente i giovani”. Secondo
gli ultimi dati, più di un milione e mezzo di bambini nelle regioni dell’Asia che
si affacciano sul Pacifico sono affetti dal virus HIV o sono orfani a causa di questa
patologia. Nel suo intervento, Prawate Khid-arn, segretario generale della Conferenza
Cristiana dell’Asia, ha ribadito la necessità di difendere i diritti e la dignità
delle persone malate di AIDS, in particolare quelle più vulnerabili, come appunto
donne e bambini. Sul particolare apporto offerto dalle organizzazioni religiose si
è invece soffermata Anupa Rao Singh, direttrice dell’UNICEF dell’Asia Orientale e
delle Regioni del Pacifico. Sottolineando come la maggior parte delle iniziative nella
lotta siano cristiane, ha poi aggiunto: “Non possiamo ottenere successi in questo
campo senza le vostre reti sociali e i vostri principi etici e morali con cui portare
avanti cambiamenti sociali positivi”. (I. P.)